Juve-Napoli è la gara che si disputerà sabato sera: grande tensione alla vigilia e il ricordo di 10 minuti di terrore
È forse il primo snodo della stagione per Juventus e Napoli. Thiago Motta e Antonio Conte si incrociano da allenatori, dopo aver condiviso l’esperienza in Nazionale su versanti opposti (uno in campo, l’altro già in panchina come ct).
Gli azzurri arrivano a questo incontro con un punto di vantaggio, ma gli interrogativi sulla reale forza delle due squadre sono ancora molti. Servirà il big match dell’Allianz Stadium per iniziare ad avere qualche certezza in più, anche se la vigilia della partita è caratterizzata da notizia che nessuno mai vorrebbe sentire accostate ad uno sport.
“Abbiamo vissuto dieci minuti di terrore“: così una tifosa del Cagliari ha raccontato, in una lettera a ‘L’Unione Sarda’, quanto accaduto domenica pomeriggio durante la partita tra i sardi e il Napoli. Un match interrotto nel primo tempo per qualche minuto a causa delle intemperanze dei tifosi. Il racconto della donna è da brividi e fa capire quanto sia stato poco edificante ciò che è accaduto alla Domus Arena. La tifosa rossoblù racconta del lancio di acqua e bottiglie dal settore ospiti, quindi la situazione che peggiora dopo il primo gol del Napoli “costringendo le famiglie con i bambini ad abbandonare le gradinate“.
Una situazione che ha portato anche al lancio di monetine, perfino di un seggiolino e di bengala. La donna parla di “10 minuti di terrore” che le hanno fatto venire voglia soltanto di andarsene a casa.
Una situazione che ha portato a multe e diffide per le due società e che potrebbe avere conseguenze anche su Juventus-Napoli. Il CASMS, infatti, deciderà oggi sulla chiusura del settore ospiti dell’Allianz Stadium in vista della partita di sabato pomeriggio. Una decisione che arriverà comunque in ritardo visto che tutti i biglietti riservati ai napoletani sono stati venduti nel giro di poche ore. Tutti tifosi che hanno quindi già organizzato la trasferta a Torino e che vedrebbero vanificati tutti i sacrifici fatti.
Una situazione frutto di dieci minuti di assoluta follia, in cui il calcio ha fatto i conti ancora una volta con frange di violenti che non pensano alle conseguenze dei propri gesti. Minuti di cui hanno fatto le spese, come raccontato dalla tifosa cagliaritana, anche bambini costretti ad andare via dallo stadio senza vedere più la partita. Non il miglior modo per far avvicinare i giovani al calcio.
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