TORINO – Mai fidarsi di “un Milan sornione, che non muore mai”: il campionato è “ancora lungo, niente è già scritto”.
Sfoggia la consueta prudenza Max Allegri alla vigilia della sfida con i rossoneri, un grande classico del calcio italiano dal risultato sempre incerto:
“Nonostante i 17 punti di vantaggio, – dice il tecnico bianconero – le sfide tra queste due squadre sono sempre equilibrate”. Nulla è scontato nel calcio, come dimostrato ieri dal Barcellona, “un avversario scomodo nei quarti” oltre che “una delle favorite per la vittoria insieme al Bayern e al Real Madrid”.
Favorita come la Juventus in campionato, anche se secondo il tecnico bianconero “il campionato non è chiuso nonostante gli 8 punti di vantaggio sulla Roma”. Testa al Milan e alle “undici partite che rimangono, scontri diretti compresi”.
É ancora aperta la doppia ferita inferta ai bianconeri prima in campionato, quando dopo “una partita molto equilibrata siamo stati un po’ polli in occasione del gol”, quindi in Supercoppa a Doha, “partita in cui abbiamo subito molto di più rispetto alle altre due”.
Una “partita di cartello”, in cui “i valori si azzerano” e “l’equilibrio regna sovrano”: per questo motivo servirà “una partita seria” per portare a casa i tre punti, vista la “grande tensione, la grande attenzione e la concentrazione” che caratterizzano queste sfide. L’assenza di Cuadrado, squalificato, e di Chiellini, “indisponibile e in forte dubbio anche per la sfida di Champions con il Porto”, costringeranno Allegri a valutare possibili cambi di assetto.
“In difesa a fianco di Bonucci sono in ballottaggio Benatia, Rugani e Barzagli”, con il centrale marocchino “un pochino in vantaggio”, mentre per sostituire il colombiano le alternative abbondano. “Ci sono varie soluzioni” confessa l’allenatore bianconero, che spaziano da “Dani Alves esterno alto” o in alternativa “Pjaca in quel ruolo”.
Senza escludere un cambio di assetto, con “un centrocampista in più, Pjaca fuori e un terzino solo”. Non poteva mancare il riferimento alle polemiche attorno alla la Juventus, argomento affrontato di petto, ieri, da Buffon: “Credo che in Italia si facciano molte polemiche e le polemiche vengano trascinate per settimane. Ma domenica, quando per me era facile fare polemica, e non l’ho fatta perché credo che gli episodi non cambiano la prestazione brutta che abbiamo fornito”.
Allegri stempera le tensioni in vista della doppia sfida con il Napoli di De Laurentiis, tra campionato e Coppa Italia: “Normale che per lui e per il Napoli le sfide con la Juventus siano importanti e quest’anno sono in palio il secondo posto in campionato e la finale di Coppa Italia”.