Juventus e caso ‘ndrangheta: scontro tra Figc e Antimafia

Juventus e caso 'ndrangheta: scontro tra Figc e Antimafia
Juventus e caso ‘ndrangheta: scontro tra Figc e Antimafia

ROMA – “Dall’Antimafia un processo mediatico”, “dalla Figc frasi preoccupanti”: l’inchiesta Alto Piemonte che ha indagato sui rapporti tra la Juventus e gli ultrà – con infiltrazioni malavitose – provoca il botta e risposta tra il dg della Federcalcio, Michele Uva, e la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi.

“Sulla vicenda-biglietti, che coinvolge la Juve, non siamo preoccupati: noi dobbiamo occuparci della giustizia sportiva – sono state le parole del dirigente federale, oggi a Palermo per seguire gli azzurri – Però, mi sembra si stia facendo un processo mediatico; occorre che la giustizia ordinaria faccia il proprio corso con la massima serenità. Mi sembra che l’Antimafia stia facendo un processo molto mediatico e questo non fa bene nè al calcio, nè tantomeno all’Italia. Il calcio dà esposizione mediatica e questo è evidente in questo momento”, ha aggiunto Uva.

Una presa di posizione che non è piaciuta affatto alla Bindi che ha replicato: “La Commissione parlamentare antimafia non fa processi, men che meno mediatici. Di questo si cerchino altrove le responsabilità. Preoccupa che il direttore generale della Federcalcio ritenga che ciò di cui ci stiamo occupando non sia una cosa seria. Ciò che fa male all’Italia sono le mafie, anche quando si infiltrano nello sport, e la sottovalutazione di questo fenomeno. L’inchiesta della Commissione proseguirà a tutto campo”, ha aggiunto la presidente della commissione Antimafia.

Critico con il dg della Federcalcio è il M5S secondo cui Uva “nega l’evidenza”. “Se il Dg della Federcalcio definisce ‘una cosa banale’ un’inchiesta penale sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel circuito del tifo organizzato – e’ stato poi il commento del vicepresidente della commissione, Claudio Fava – c’è da essere preoccupati. Se poi si chiede alla Commissione Antimafia di ‘occuparsi d’altro’ c’è da essere anche imbarazzati”.

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