La procura della Federcalcio ha notificato alla Juventus la chiusura delle indagini per le cosiddette ”manovra stipendi, partnership e agenti’‘: e se va male sono 40 punti di penalizzazione. Nell’atto, il procuratore Chinè contesta tra l’altro al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni.
Juventus, il rischio massimo 40 punti di penalizzazione
La contestazione si va ad aggiungere alla questione plusvalenze, per la quale è previsto il 19 aprile un giudizio di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni sulla penalizzazione di 15 punti per i bianconeri.
A questo punto, la Juventus (campionato e coppa Uefa a parte) corre su tre diverse gare. In palio il minor numero possibile di punti di penalizzazione, se non la sopravvivenza in serie A.
La Juve, secondo il Corriere dello Sport, potrebbe dover far fronte a una slavina sportiva. Se si sommano i processi – plusvalenze, stipendi e fatturazione agenti – tifosi e società rischiano di assistere a uno schiaffo da 30-40 punti in meno in classifica.
Sui tre filoni odierni, la Juve ora ha due settimane di tempo per presentare le sue controdeduzioni. La Juve “ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali. Nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva”.