Anticipi Serie A: Juve pareggio con il Cagliari e festa. Catania record di punti

Pubblicato il 11 Maggio 2013 - 23:01 OLTRE 6 MESI FA
Formazioni Serie A: Juventus-Cagliari e Catania-Pescara, molto turnover

Juventus-Cagliari, Antonio Conte (LaPresse)

ROMA –  Juventus-Cagliari 1-1 e Catania-Pescara 1-0 negli anticipi della 37° giornata del campionato italiano di calcio di  Serie A. 

JUVENTUS-CAGLIARI 1-1, gol: Victor Ibarbo 23′ (C) e Mirko Vucinic 60′ (J).

 No record no party? Neanche per sogno, la Juventus non vince, ma festeggia eccome lo scudetto numero 29, il secondo di fila. Con il Cagliari finisce 1-1 e per 50 minuti i bianconeri sono stati anche sotto, colpiti dalla corsa e dall’eplosivita’ di Ibarbo.

Nella ripresa, al 16′, il pareggio di Vucinic per un risultato che sta bene a tutti, al di la’ di record piu’ o meno prestigiosi da raggiungere. E’ il giorno della festa scudetto e anche Conte, per una volta, puo’ accontentarsi nonostante non siano arrivati i tre punti.

Tante le novita’ in formazione, tra i pali ancora Storari con Buffon in panchina, poi la difesa titolare e a centrocampo, out Pirlo e Pogba, spazio a Marrone in regia con Giaccherini e Isla sulle fasce, quindi Marchisio e Vidal unici titolari del reparto.

In attacco Giovinco affianca Matri. Di fronte una squadra che non ha nulla da chiedere alla classifica, ma che non vince da un mese e vuole chiudere in bellezza, magari con una vittoria di prestigio. Pulga e Lopez si affidano al 4-3-1-2, sulla trequarti c’e’ Nainggolan e non Cossu, in attacco la coppia prescelta e’ Pinilla-Ibarbo, va in panchina Sau.

Il clima di festa si avverte, i ritmi sono lenti, ma c’e’ voglia di divertirsi anche tra i giocatori. Vidal non e’ ancora sazio di gol ed e’ il primo a cercarlo impegnando Agazzi in angolo.
Sul corner successivo Ibarbo parte dalla sua area, nessuno lo pressa, Barzagli e Marchisio provano a fermarlo, ma il primo e’ gia’ out per infortunio (chiedera’ il cambio subito dopo), il secondo non lotta piu’ di tanto e per il colombiano e’ un gioco da ragazzi battere Storari, peraltro per nulla reattivo.

Cagliari avanti e per Ibarbo un gol da ricordare.
Comprensibilmente tra i bianconeri, che festeggiano da domenica scorsa, non c’e’ la solita furia agonistica. Tra i piu’ propositivi Giaccherini e Giovinco, quest’ultimo al 34′ colpisce la traversa con una punizione alla Del Piero (il grande assente ovviamente sugli spalti), mentre il primo nel finale mette in mezzo l’ennesimo pallone e per poco Vidal non trova il gran gol.

La Juve non ci sta a perdere, Conte al 7′ della ripresa inserisce Vucinic per Giovinco, mentre il Cagliari perde i due terzini (Murru e Perico) e Pulga e Lopez devono inventarsi qualcosa. Entra Cossu, Nainggolan arretra a centrocampo, Dessena in difesa. E’ Giaccherini il trascinatore e al 9′ e’ lui a impegnare in angolo Agazzi e, al 16′, e’ sempre lui ad avviare l’azione del gol del pareggio, proseguita da Marchisio, quindi da Vidal che serve un assist solo da spingere in rete a Vucinic che, a porta vuota, non ha difficolta’ a siglare l’1-1. E’ la scintilla per riscaldare ancor di piu’ l’atmosfera, il popolo bianconero, in fondo, aspetta il triplice fischio e la vera festa, mentre in campo i giocatori il gol della vittoria lo vogliono.

Dentro anche Quagliarella (fuori Matri), ma a provarci e’ Isla che sfiora la traversa dalla distanza. Possesso palla, ma poco movimenti tra i bianconeri che hanno anche il problema di stare attenti alla corsa e alla tecnica di Ibarbo, bravo palla al piede e immarcabile in velocita’. I minuti scivolano via veloci tra i cori dei tifosi juventini, sempe piu’ impazienti di vedere il trofeo dello scudetto alzato al cielo e di celebrare uno per uno i campioni d’Italia e il loro condottiero: Antonio Conte.

JUVENTUS: Storari; Barzagli (14′ Caceres), Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Marrone, Marchisio, Giaccherini; Matri (25′ st Quagliarella), Giovinco (6′ st Vucinic). A disposizione: Buffon, Rubinho, De Ceglie, Peluso, Anelka, Padoin, Lichtsteiner. All. Conte.

CAGLIARI: Agazzi; Perico (8′ st Cossu), Rossettini, Astori (19′ st Eriksson), Murru (8′ st Del Fabbro); Dessena, Conti, Nainggolan, Ekdal; Pinilla, Ibarbo. A disposizione: Avramov, Avelar, Ariaudo, Casarini, Nenè, Sau, Thiago Ribeiro. All. Pulga-Lopez.

ARBITRO: Calvarese.

NOTE. Ammoniti: Chiellini (J), Murru (C).

CATANIA-PESCARA 1-0, gol: Alejandro Gomez 52′ (C).

Basta una rete di Gomez per regalare al Catania il migliore congedo stagionale dal suo pubblico. La squadra di Maran piega il già retrocesso Pescara (1-0), fissa il nuovo record di punti della sua storia e lancia la sfida all’Inter per l’ottavo posto.

Per gli abruzzesi, oltre al ko, arriva anche il record stagionale di sconfitte in Serie A: 27. Ma al ‘Massimino’ il Pescara non arriva per fare da vittima sacrificale.

La manovra, come prevedibile, la conduce maggiormente il Catania, gli abruzzesi non concedono spazi e non disdegnano le ripartenze. Nel primo tempo i maggiori pericoli alla porta di Perin li portano Barrientos (6′ e 43′), tra i migliori e Bergessio (15′).

Il portiere degli ospiti è sempre attento. Gli etnei sbloccano però il risultato solo nella ripresa, con Gomez, forse all’ultima gara con il Catania.

Il Papu è bravo a deviare in rete di tap-in un traversone basso di Bergessio (6′). Sussulto del Pescara al 14′, con un sinistro potente di Sforzini bloccato da Andujar.

Etnei ancora pericolosi al 23′: angolo di Barrientos, palla direttamente sul palo. I minuti scorrono, la partita non ha più niente da dire. Il Catania può ricevere il giusto tributo da parte dei suoi tifosi.

Catania (4-3-3): Andujar; Izco, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Biagianti, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez
A disp.: Frison, Terracciano, Augustyn, Ricchiuti, Cani, Bellusci, Potenza, Castro, Salifu, Keko, Doukara.All.: Maran
Squalificati: Rolin (1)
Indisponibili: Sciacca, Alvarez

Pescara (4-2-3-1): Perin; Zauri, Kroldrup, Capuano, Balzano; Bjarnason, Togni; Di Francesco, Cascione,Celik; Sforzini
A disp.: Falso, Zanon, Bocchetti, Bianchi Arce, Cosic, Blasi, Abbruscato, Caraglio, Vukusic. All.: Bucchi
Squalificati: Rizzo (1)
Indisponibili: D’Agostino, Modesto, Weiss, Quintero, Caprari, Pelizzoli, Sculli.