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Juventus, rincorrerla stronca: Napoli implode, Conte esplode

di Redazione Blitz |7 Novembre 2019 9:48

Antonio Conte nella sconfitta dell'Inter contro il Borussia Dortmund (foto Ansa)

Antonio Conte nella sconfitta dell’Inter contro il Borussia Dortmund (foto Ansa)

ROMA – Juve, ricorrerla stronca. Juventus, non è che abbia, come si dice, già ucciso il campionato. E’ in testa ma nulla, proprio nulla, sembra matematicamente scritto nella corsa a chi arriva primo. Però rincorrere la Juve non solo affanna le squadre e società avversarie. Non solo affanna, rincorrerla evidentemente stronca.

Nella rincorsa il Napoli di De Laurentiis e Ancelotti è imploso sulle sue gambe. Napoli imploso in campo per sopravvenuta mediocrità di risultati (già troppi i punti di distanza dalla Juve). E napoli imploso sopratutto fuori campo. L’incontenibile voglia padronale del presidente De Laurentiis è tutta farina del suo sacco. Ma il bisogno impellente, urgente, un filo patologico, di gridare il qui comando io e guai a chi non obbedisce a bacchetta è stato accentuato dall’ansimare stizzoso dietro la Juventus.

Questione di classifica ma anche e soprattutto questione di azienda. De Laurentiis guida il Napoli con il piglio e il taglio del proprietario terriero che guida una fazenda in Messico. Ordina e dispone, vuole ordinare e disporre. E pretende obbedienza al comando, obbedienza pronta e muta. Gli capita così di dire anche cose sensate (tipo: se vogliono soldi a palate vadano in Cina). Gli capita però anche di ordinare un ritiro punitivo ai giocatori. Ancelotti allenatore fa sapere di non essere d’accordo ma che, ovviamente, si adegua. Il Napoli squadra va in ritiro pre partita col Salisburgo, poi disobbedisce e i giocatori vanno ciascuno a casa propria.

Aurelio De Laurentiis questo proprio no, non lo sopporta. Convoca avvocati, avverte via comunicato ufficiale che si rifarà, difenderà interessi materiali e contrattuali della società, insomma promette multe ai giocatori. E solidamente prepara l’addio ad Ancelotti. Napoli imploso: ad un quarto del campionato guerra aperta e dichiarata tra presidente e giocatori e allenatore che deve mettere in bilancio le valigie.

L’Inter di Conte al contrario del Napoli non è molto dietro in classifica rispetto alla Juventus. Ma la rincorsa al rango Juve toglie non solo il fiato ma anche il senno. Dopo la pessima sconfitta col Dortmund (Inter vinceva due a zero, è finita tre a due per i tedeschi) Antonio Conte allenatore ha detto cose che…

Conte ha detto: “Ho fatto male a fidarmi“. Di chi? Della società Inter che lo ha ingaggiato e che gli paga circa 11 milioni l’anno. Conte dichiara non doveva fidarsi della sua società (non avrebbe comprato tutti i giocatori necessari e pattuiti). Quindi la frase successiva allo “ho fatto male a fidarmi” avrebbe dovuto essere: per questo me ne vado. Invece no, invece Conte adotta la linea: quando perdiamo è colpa della società, quando vinciamo è merito mio. Conte è esploso sotto pressione. Juve, rincorrerla stronca.   

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