Nell’ultima giornata del campionato di Serie A, la sedicesima, ci sono stati vari episodi da moviola che hanno coinvolto arbitri e Var. Un turno dove le proteste più accese sono arrivate in Juventus-Venezia, con il pareggio dei bianconeri, dal dischetto, arrivato in pieno recupero, e in Cagliari-Atalanta, con un fallo di mano in area bergamasca non visto in sala Var. Di seguito gli episodi arbitrali più discussi.
Complessa e complicata la partita dell’arbitro Giua, e l’episodio del rigore finale non aiuta. Un rigore fischiato d’istinto, ma il braccio di Candela (certamente largo ma solo perché lui e Douglas Luiz si tengono in marcatura) non ha tutti i criteri di punibilità così evidenti. Il VAR avrebbe richiamato l’arbitro al monitor se non avesse fischiato?
Al 20′ contatto dubbio in area del Genoa con Liberali che prova il dribbling su Miretti che si contrappone e fa cadere il 2007 rossonero: niente per Guida. Al 23′ altre proteste rossonere per una trattenuta di Vogliacco su Leao in area di rigore. Nessun intervento.
L’azione che al 33’ pt ha fatto scattare le lamentele Cagliari che chiedeva un rigore per il tocco di braccio di Kossounou, in campo, è stata interpretata nel modo sbagliato. Pairetto, non coadiuvato dall’assistente numero 2 Garzelli che sembrava avere una buona visuale, ha fatto riprendere il gioco con una rimessa dal fondo come se la deviazione del difensore non ci fosse stata. Ma anche il VAR Paterna non è intervenuto in soccorso dell’arbitro. Se, da protocollo, non aveva margine di intervento per far dare l’angolo, ne aveva per valutare il tocco di mano di Kossounou che entrando in scivolata con il braccio molto alto si è preso un rischio.
Verso la mezzora del primo tempo, su un cross di Dybala la palla tocca la mano di Kempf in copertura, che però non aveva il braccio attaccato al corpo. Il direttore di gara, Rapuano, però, lascia passare. E dal Var confermano la decisione. Qualche dubbio però resta.