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La moviola dell’ultima giornata di Serie A, gli episodi: dal rigore non concesso a Vlahovic al giallo non dato a Mkhitaryan (foto da video) - Blitz quotidiano
Nell’ultima giornata di Serie A, la ventiseiesima, sono pochi i casi da moviola che hanno sollevato discussioni per episodi arbitrali controversi. Ecco un’analisi dei casi più discussi:
La moviola di Cagliari-Juventus
Dopo una lunga fuga di Vlahovic, prima del tiro, da dietro, Luperto lo spinge con due mani dietro la schiena. Colombo è stato probabilmente tratto in inganno dal fatto che la punta bianconera ha comunque tirato, ma il VAR sarebbe dovuto intervenire.
La moviola di Inter-Genoa
Mkhitaryan perde una palla velenosa in mezzo al campo e blocca la ripartenza del Genoa trattenendo Miretti: l’arbitro Piccinini fischia fallo ma non ammonisce l’armeno. Una decisione sbagliata: ci stava il giallo per fallo tattico. E il centrocampista era anche diffidato (sabato c’è Napoli-Inter).
La moviola di Lecce-Udinese
Lovric cade in area dopo un contatto fortuito con Jean, che è in possesso del pallone e per difenderlo sbraccia colpendolo inavvertitamente al volto. Il Var richiama a bordo campo l’arbitro Bonacina, che fischia il calcio di rigore per l’Udinese.
A fare chiarezza sull’episodio chiave della gara è l’ex arbitro Calvarese che su Instagram si dissocia dalla decisione di Bonacina: “Non sono assolutamente d’accordo con il rigore assegnato da Bonacina all’Udinese, per giunta al VAR (un’aggravante). Jean arriva per primo sul pallone, con le braccia che in dinamica naturale lo aiutano a darsi lo slancio; il contatto successivo con il collo e il viso di Lovric è una conseguenza inevitabile del movimento, che per l’appunto è naturale. Non possiamo tramutare automaticamente i contatti all’altezza del viso in rigori senza analizzare la dinamica e l’entità dell’accaduto”.