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Calcioscommesse: Antonio Conte e Stefano Mauri, chiesto processo per loro e altri 100

di Alessandro Avico |7 Luglio 2015 17:32

Antonio Conte

CREMONA – La Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati nell’inchiesta sul Calcioscommesse. Tra questi anche il ct della Nazionale Antonio Conte con l’accusa di frode sportiva in relazione solo alla partita AlbinoLeffe-Siena, il capitano della Lazio Stefano Mauri e l’ex allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono. Per quanto riguarda Novara-Siena il procuratore Roberto di Martino ha chiesto invece l’archiviazione, così come per l’originaria accusa di associazione a delinquere. Accusa che rimane per Cristiano Doni, Beppe Signori ed altri. Per altri dieci indagati, per lo più stranieri, la richiesta di rinvio a giudizio interverrà tra alcuni giorni.

“Amareggiato” per una richiesta di rinvio a giudizio annunciata da giorni ma determinato ora a continuare nel suo lavoro da ct, in attesa degli sviluppi della sua vicenda processuale: è questo lo stato d’animo di Antonio Conte, secondo fonti a lui vicine riportate dall’Ansa.

Nella richiesta di rinvio a giudizio del ct della nazionale, Antonio Conte, si fa riferimento a degli accordi sottoscritti tra allenatori Federcalcio in cui è previsto che l’allenatore debba “salvaguardare la condotta morale dei calciatori”. Obbligo dell’allenatore è anche quello di sorvegliare affinchè i calciatori mantengano “una condotta consona ai principi di lealtà e probità”.

Sono circa 60 le partite di Serie A, B e Lega Pro contestate nella richiesta di rinvio a giudizio del procuratore di Cremona, Roberto di Martino, nei confronti dei 104 imputati per il Calcioscommesse. Le partite erano in origine circa 200 ma in alcuni casi non si sono raggiunti sufficienti indizi per arrivare a un dibattimento mentre otto sono risultate prescritte.

 

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