la notte di Tyson. La notte in cui, a Dallas (e su Netflix), il mito dei pesi massimi, campione del mondo nel 1986 a soli 20 anni e 4 mesi, salirà sul ring a 58 anni per diventare una leggenda.
Affronterà lo YouTuber Jake Paul, un picchiatore che ha la metà dei suoi anni (27), ma che guadagnerà il doppio della sua borsa (38,2 milioni di euro contro 19,1). Stanotte, alle 2 italiane, di fronte agli 80.000 dello stadio dei “Dallas Cowboys” (squadra di football americano vincitrice di ben 5 Super Bowl), il vecchio leone mette a segno la sua ultima follia.
Manca da un ring dal lontano 2005, ma non ne sembra preoccupato. Non lo è mai stato nella sua splendida carriera, che ha registrato un record di 50 vittorie (44 KO) e solo 6 sconfitte. Tutt’altro che intimidito dalle dichiarazioni del suo giovane avversario, che ha promesso di distruggerlo.
La demoniaca voglia di fare ancora male non ha età per il campione più iconico e globale, al debutto assoluto su Netflix, che ha creato l’evento per proiettare la boxe in una dimensione “social”. Quando la “Belva” staccava un pezzo di orecchio a Evander Holyfield (9 luglio 1997), il suo avversario di stanotte era nato da 6 mesi.
Il match vanta una platea straordinaria, non meno di 25 milioni di telespettatori; match lanciato da un docufilm straordinario di Samuel L. Jackson, secondo il quale “non c’è mai stata una notte così grande”. Nel video che segue il faccia a faccia tra i due pugili a poche ore dall’incontro.
Per il ritorno di Tyson sono state riviste le regole tradizionali degli incontri. Stavolta sono previste 8 riprese da 2 minuti, con i guanti da 14 once anziché 10, per attutire i colpi. Lo spettacolo è comunque garantito dall’uomo più cattivo del mondo, che non ama le parodie, ma che insegue sempre un altro cattivo da mandare all’inferno. E questo “cattivo” di turno è il popolarissimo influencer che già 2 anni fa, in Costa Rica, ha avuto una visione in cui “una allucinazione mi ha profetizzato il combattimento con Mike”.
I due si sono messi in contatto, l’idea è piaciuta, fine dell’amicizia e inizio di un dualismo persino a chi la spara più grossa. Tyson, minaccioso, ha detto: “Lo massacrerò come farei anche con mia madre se salisse sul ring. Se vinco sono immortale, se le cose vanno male non voglio morire in un letto d’ospedale, voglio morire sul ring. Temo comunque per Jake, perché non è tagliato per questo mondo. Potrebbe essere una carneficina”.
Paul, fuoriclasse del web, che risiede a Porto Rico per motivi fiscali, ha 20 milioni di seguaci su YouTube e 26 milioni su Instagram. Forse il match di stanotte è una baracconata; di sicuro è l’evento più atteso degli ultimi anni. Biglietti da capogiro: da 25.000 a 40.000 euro; box a bordo ring da 1.790.000 euro.
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