La sentenza di Calciopoli slitta a settembre

NAPOLI, 21 GIU – Slitta a dopo l'estate la sentenza del processo di primo grado a Calciopoli in corso nelle aule del tribunale di Napoli. Il nuovo calendario delle udienze, resosi necessario per venire incontro alle esigenze difensive, fissa al 20 settembre l'ultima data del dibattimento prima che il collegio si riunisca in Camera di Consiglio. E siccome gli avvocati che devono svolgere la propria arringa sono piu' di una dozzina, non si possono escludere ulteriori rinvii che farebbero realisticamente collocare la sentenza a ottobre. La novita', che fa slittare di almeno due mesi la fine del dibattimento in un primo tempo fissata per il 19 luglio, e' arrivata al termine dell'udienza di oggi dedicata agli interventi, tra gli altri, della difesa della Juventus e di quella del presidente della Lazio Claudio Lotito. Alla Juventus, le societa' che si sono costituite parte civile (Brescia, Bologna e Salernitana), chiedono danni per 135 milioni. Il legale della societa' bianconera, Giuseppe Vitiello, ha provato a smontarne le istanze sollevando un difetto di giurisdizione sostenendo che le loro pretese vanno soddisfatte in sede di giustizia sportiva ''dove peraltro – ha sottolineato – quelle del Brescia sono gia' state respinte''. Per questo Vitiello ha chiesto l'esclusione delle parti civili. Determinante per il legale dei bianconeri la natura del rapporto tra la societa' Juventus e il suo dipendente Luciano Moggi: ''La Juve – ha detto – non risponde di nessun illecito eventuale perche' non c'e' collegamento o interesse da parte della societa' che contava sui piu' forti giocatori al mondo. E non risponde ne' di responsabilita' diretta, ne' indiretta, perche' Moggi, seppure risultasse colpevole, non aveva poteri di rappresentanza e dunque eventuali danni non potrebbero in alcun modo essere imputati alla Juve per la mancanza di qualsiasi rapporto organico. Noi riteniamo che non ci siano illeciti – ha spiegato successivamente parlando con i cronisti -. Ma nel caso di quel che fa Moggi al di fuori dei suoi compiti non ne risponde la Juve cui la procura, peraltro, non contesta nulla''. Contro la fondatezza e la legittimita' delle richieste della squadre costituitesi parte civile ha parlato anche l'avvocato del presidente della Reggina Foti, Massimo Krogh. Gennaro De Falco, legale del guardalinee Silvio Gemignani, ha chiesto per il proprio assistito l'assoluzione perche' il fatto non sussiste. Richiesta in linea con quelle avanzate dai pm. Il legale ha sottolineato come dalle intercettazioni la figura di Gemignani risulti estranea alle dinamiche delle presunta cupola e ha ricordato l'assoluzione del coimputato Foschetti. Richiesta di assoluzione anche per un altro guardalinee, Marcello Ambrosino, e per l'ex arbitro Rodomonti, il cui legale ha provato a dimostrare, intercettazioni alla mano, come l'arbitro di Teramo non rientrasse nelle grazie di Moggi. Da ultimo la parola e' andata alla difesa del presidente della Lazio, Claudio Lotito. Gli avvocati Marinella De Nigris e Gianmichele Gentile hanno provato a smontare l'accusa di frode sportiva. Tutto ruota intorno a una telefonata che l'allora presidente della Figc Carraro fece a Bergamo per raccomandare la Lazio. ''Ma per quell'episodio – hanno sottolineato i due legali – Carraro, che dopo una serie di torti arbitrali subiti dalla Lazio si limito' solo a chiedere piu' attenzione nei giudizi arbitrali, e' stato assolto. Cosi' come sono stati gia' assolti gli arbitri delle due partite al centro dell'attenzione dei pm Chievo-Lazio (Rocchi) e Lazio-Parma (Messina)''. ''Ecco perche' – ha concluso Gentile – non c'e' illecito ne' a monte ne' a valle. Non c'e' illecito nell'intervento di Carraro e non c'e' illecito nella condotta di Rocchi e Messina che nelle gare in questione hanno avuto giudizi piu' che positivi dagli osservatori arbitrali. E in assenza del coinvolgimento dei protagonisti non c'e' frode''. A fine udienza il nuovo calendario: se l'avvocato Silvia Morescanti (difensore di Fabiani, Bergamo e Fazi), cui tocchera' chiudere il 20 settembre, sara' ancora indisponibile (e' infatti incinta) sara' sostituita d'ufficio da uno dei legali di Moggi, Maurilio Prioreschi. Ma la difesa di Moggi (la cui arringa e' stata fissata per il 19 luglio) rivendica la prassi di intervenire per ultima, essendo l'ex dg bianconero il principale imputato. Ecco perche' la sentenza potrebbe slittare ancora. .

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