La UEFA ha ufficialmente deciso di non assegnare a Milano la finale di Champions League 2027, come annunciato dopo la riunione del Comitato Esecutivo tenutasi a Praga. La scelta è stata motivata dall’incertezza riguardo ai lavori di ristrutturazione dello stadio San Siro e delle aree circostanti, che non potevano essere garantiti dal Comune di Milano.
Contesto e sviluppi
Inizialmente, sembrava che Milano fosse in pole position per ospitare la finale, dato che le uniche candidature ricevute per le edizioni 2026 e 2027 erano quelle di Milano e Budapest. La finale del 2026 è stata già assegnata alla capitale ungherese, mentre Milano era stata scelta per il 2027, ma con riserva, a causa della questione ancora irrisolta riguardante il nuovo stadio per Inter e Milan.
Le due società hanno recentemente rifiutato una proposta di ristrutturazione avanzata da WeBuild, il che ha impedito alla FIGC di fornire le necessarie garanzie alla UEFA. Questo ha portato Milano a perdere l’opportunità di ospitare la finale di Champions League dopo 26 anni.
Comunicazione del Comune di Milano
Il Comune di Milano ha informato la FIGC della situazione relativa allo stadio di San Siro, esprimendo incertezze sui lavori futuri. Infatti, Inter e Milan non hanno ancora preso una decisione definitiva sul destino del Meazza e sull’eventuale investimento nell’area, creando così un clima di incertezza che ha influenzato la decisione finale della UEFA.