La Roma fa i conti con una vera e propria rivoluzione che non è ancora terminata: tutto quello che è accaduto a Trigoria negli ultimi giorni
Acque agitate in casa Roma e ci vorrà ancora tempo prima che torni la calma dalle parti di Trigoria. Il centro sportivo dove si allena la formazione giallorossa negli ultimi giorni è stato teatro di un vero e proprio dramma sportivo.
L’esonero di De Rossi è stato l’episodio che ha acceso la miccia, in una piazza che già ardeva per dei risultati non in linea con le aspettative. Mandare via, ed in quel modo, una bandiera del club ha scatenato una reazione che forse ai piani alti della società capitolina è stata sottovalutata. I tifosi della Roma hanno pesantemente protestato, finendo per prendersela con l’ex Ceo Lina Souloukou. La dirigente greca ha ricevuto insulti e minacce e questo l’ha spinta a rassegnare le dimissioni.
Un addio che è maturato però in un clima che per lei era già cambiato, con i Friedkin che avevano messo anche il suo operato sotto osservazione. A creare dubbi tutta una serie vicende che, partite dall’esonero di De Rossi, hanno poi dato il quadro di una situazione diversa da quanto appariva ed era stata raccontata.
Roma, Trigoria incandescente: tutta la verità
La riunione con sei calciatori della rosa, tra cui Dybala, alla quale non ha partecipato però capitan Pellegrini è uno dei retroscena venuto alla luce all’indomani delle dimissioni della Soukoukou.
Così come il sostegno della squadra a De Rossi: la rosa giallorossa non era affatto contro il proprio allenatore, anzi in più di un’occasione i senatori del gruppo si sono spesi per lui e hanno garantito il massimo appoggio. Una realtà che la squadra ha illustrato anche a Juric, come lo stesso allenatore ha poi svelato.
Il nuovo corso è iniziato quindi con una netta vittoria contro l’Udinese, utile per spegnere le contestazioni della tifoseria e provare a ristabilire un clima sereno. Ora bisognerà ripartire, con i Friedkin che stanno andando alla ricerca di un manager a cui affidare il ruolo fin qui ricoperto dalla Souloukou, ma hanno incassato il no di De Laurentiis per Andrea Chiavelli. La caccia quindi continua, sperando di arrivare alla fumata bianca il prima possibile e che il nuovo Ceo possa riuscire ad entrare in sintonia con tutto l’ambiente, magari aiutato anche dai risultati sul campo. Forse la vera e unica medicina per spazzare via polemiche e contestazioni.