Roberto Di Donna, ex campione di tiro a segno e attuale allenatore della Nazionale italiana di pistola, è stato vittima di un furto nella sua abitazione. Tra gli oggetti sottratti figurano le medaglie olimpiche vinte ad Atlanta nel 1996, inclusi l’oro nella pistola ad aria compressa e il bronzo nella pistola libera. I ladri, un uomo e una donna, hanno fatto irruzione nella casa a Verona dove vive la madre di Di Donna, mettendo a soqquadro la proprietà e portando via anche una somma di denaro e altri preziosi. Fortunatamente, la madre del campione olimpico, pur spaventata dall’accaduto, è rimasta in buone condizioni. Di Donna presenterà domani la denuncia alle autorità competenti. L’Unione Italiana di Tiro a Segno ha rilasciato una dichiarazione appellandosi ai responsabili del furto affinché restituiscano almeno le medaglie olimpiche e il Collare del Coni, riconoscimenti di inestimabile valore per un atleta di spicco. Questo episodio non è isolato, poiché lo scorso anno, sempre nella stessa zona veronese a Rivoli, un’altra celebre campionessa italiana, Sara Simeoni, è stata vittima di un furto simile.
“Vivo un grande dispiacere. La prima preoccupazione è stata naturalmente per le condizioni di mia mamma, rimasta fortunatamente incolume. Ma oggi con quelle medaglie mi hanno portato via un pezzeto di vita” ha detto Roberto di Donna. “Fortunatamente mia madre è rimasta incolume, questa è la cosa più importante – ha commentato -. Ho sempre detto che le medaglie le porto nel cuore, ma ora non le ho più. Ho trascorso questi 28 anni da Atlanta sapendo che se avessi voluto rivivere quelle emozioni avrei potuto rivedendo le due medaglie. E’ un grande dispiacere. Nutro al speranza di ritrovarle, ma in questi casi, si sa, la speranza è ridotta al lumicino”.