Calcio, l’allarme di Capello: “In Italia comandano gli ultrà”

Fabio Capello

Nel calcio italiano gli ultrà la fanno da padrone. Fabio Capello lancia l’allarme durante un seminario organizzato dall’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) a Coverciano, in provincia di Firenze.

Secondo l’allenatore della nazionale inglese «qui comandano gli ultras e fanno quello che vogliono. Mi dispiace: eppure sarebbe sufficiente avere il coraggio di applicare la legge».

Capello, che vanta esperienze in Spagna e appunto in Inghilterra, spiega la differenza tra il suo Paese di origine e gli altri in cui ha lavorato: «In Spagna invece c’è grande rispetto e le famiglie vanno allo stadio con i propri bambini» E per rafforzare il concetto racconta un episodio personale. «Una volta – sottolinea – uno spettatore mi tirò una pallina di carta e fu subito buttato fuori. Gli stadi in Spagna sono di proprietà e quindi possono essere strutturati come si vogliono».

Parole d’elogio anche per la realtà inglese: «In Inghilterra gli stadi sono pieni, c’è voglia di andarci, non succede mai niente e gli steward svolgono un ruolo perfetto».

Le parole di Capello hanno provocato la reazione delle massime cariche sportive: per il presidente del Coni Gianni Petrucci «è facile parlare dall’alto», mentre il presidente della Figc Giancarlo Abete ha affermato che «alcune volte l’immagine che si trasferisce del nostro tifo può essere tale da confondere il comportamento di pochi, col comportamento di tanti. I risultati dimostrano che gli episodi di violenza sono diminuiti».

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