ROMA – Il gruppo degli “Irriducibili” ha diffuso un decalogo su come vestirsi per entrare in Curva Nord. “Nella nostra curva cominciano ad affacciarsi personaggi figli dei tempi e di un declino sempre più visibile della nostra società” si legge nel comunicato. Tutto vero.
“Lo stile esteriore è sempre stato lo specchio di ciò che rappresentiamo”, recita il comunicato, prendendo le distanze “dai capelloni di Bergamo e Brescia”, dalla “colorita decadenza dei nostri cugini”, inteso come romanisti. O, letterale, “degli zingari di Pescara”.
Occhiali da sole solo Ray-Ban o Persol, giubbotti come bomber, militari, oppure di marche specifiche: ovviamente, in stile casual. Scarpe New Balance o Clarks, con tolleranza verso le Adidas. “La sciarpa legata al braccio non la portano i laziali”. E soprattutto, non delle bancarelle.
No al “doppio taglio, il “bananone” (ossia il ciuffo all’indietro) o le scritte. E poi, quelli che portano “occhiali enormi oro e argento, i piumini con colori sgargianti, tuta o pantaloni col cavallo basso”, magari tenuti alzati sulla caviglia con il risvoltino. E ancora, no ai calzini di spugna, scarpe con il carrarmato, o le borchie.