Lazio, la corsa Champions passa da Udine

ROMA – Conquistare sul campo la Champions League, senza preoccuparsi troppo se poi la si dovra' giocare davvero a Firenze. Nel giorno in cui il presidente della Lazio, Claudio Lotito, incassa l'ok per la licenza Uefa, ma dando come garanzia non lo Stadio Olimpico, bensi' il Franchi di Firenze, per aggirare il mancato pagamento dei debiti al Coni per l'utilizzo dell'impianto romano (circa due milioni), la squadra pensa soltanto allo scontro diretto contro l'Udinese. Un match che in caso di successo puo' spalancare definitivamente alla Lazio le porte verso il sogno dell'Europa che conta, cancellando in un sol colpo tutte le polemiche arbitrali delle ultime settimane, sfociate nello sfogo di Lotito, che al termine di Lazio-Juventus si era spinto fino ad evocare 'tangentopoli', invocando l'intervento della magistratura ordinaria. Proprio per rispondere delle sue affermazioni Lotito era atteso quest'oggi dal procuratore federale, Stefano Palazzi, che alle 11 si e' regolarmente presentato nella sede di via Po ma per altre questioni. Del presidente della Lazio, infatti, nessuna traccia, visto che, a quanto si apprende, il patron biancoceleste (tramite l'avvocato Gentile), ha fatto pervenire gia' da qualche giorno una richiesta di rinvio alla prossima settimana. Cosi' come non c'e' stata traccia nei pressi del palazzo della Figc, presidiato per un paio d'ore nel pomeriggio dalle forze dell'ordine, della contestazione dei tifosi biancocelesti, lanciata con un moto spontaneo su Facebook nei giorni scorsi per dire ''basta ai torti arbitral''. Di certo, l'ultima trovata di Lotito ha riecheggiato anche nel centro sportivo di Formello, ma su una cosa non ci sono dubbi: il numero 1 della Lazio dovra' comunque pagare il Coni entro il 30 giugno, perche', se per regolamento, il club biancoceleste potra' disputare le manifestazioni europee lontano dalla Capitale, lo stesso discorso non vale per il campionato. Per partecipare alla prossima serie A, la Lazio, che ha rinunciato ad usufruire della rateizzazione del debito con il Coni, dovra' necessariamente scendere in campo a Roma e pagare quindi i quasi 2 milioni di euro, scongiurando anche l'ipotesi di recarsi a Firenze per giocare in Europa. Prima di tutto, pero', bisognera' fare risultato a Udine e conquistare l'accesso alla Champions. In quest'ottica, da Formello arrivano notizie confortanti per Reja, che contro i friulani conta di recuperare in extremis anche Sculli, tornato ad allenarsi in gruppo oggi pomeriggio. La sciatalgia continua a tormentare l'attaccante calabrese, ma a momenti alterni. A questo punto il tecnico goriziano decidera' solo nella rifinitura di domani mattina (alle 11) se rischiarlo o meno. Intanto nella seduta odierna ha testato il 4-2-3-1 con cui la sua squadra si giochera' al Friuli un'intera stagione: Lichtsteiner, Biava, Dias e Garrido saranno i quattro della difesa, che resta la seconda meno battuta del campionato, davanti a Muslera. A centrocampo, agiranno Brocchi e Matuzalem, recuperato al 100%, mentre l'unico ballottaggio resta quello sulla linea dei tre trequartisti: Gonzalez, che dovra' contenere Armero, ed Hernanes, al centro, sono certi di una maglia, cosi' come Zarate ancora schierato da unica punta, con Floccari e Sculli a contendersi l'ultimo posto. Anche gli squalificati Ledesma e Mauri hanno chiesto di poter seguire la squadra per fare gruppo. E' un momento troppo importante e tutti vogliono esserci perche la Champions passa dai 90' contro l'Udinese.

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