ROMA – L'aquila biancoceleste vola basso, ma punta dritta alla vetta. Al centro sportivo di Formello nessuno vuole parlare di scudetto, ma la Lazio è consapevole dei propri mezzi e, con tale consapevolezza, parte per Cagliari alla ricerca della quarta vittoria consecutiva in trasferta.
"Se riusciamo a concretizzare di più possiamo essere una squadra che può lottare per le prime posizioni" ammette il tecnico Edy Reja nella classica conferenza stampa della vigilia. Un Reja che, con esperienza, predica calma, ma che dentro di sé intuisce la bontà del progetto costruito in estate: una rosa competitiva che riesce a sopperire alle tante assenze che stanno falcidiando i biancocelesti. Konko si è bloccato stamane per un problema alla schiena e la sua presenza in campo è in dubbio; certi invece i forfait di Mauri,Biava, Gonzalez e Matuzalem. Nonostante tutto la Lazio è lì, a un punto dalla capolista Juve che è "leggermente favorita" perché non è impegnata in Europa e sta "diventando come la Juve di Capello che è stata sempre prima in classifica". "Abbiamo la possibilità di fare bene, la nostra consapevolezza è di avere qualità e di poter fare il massimo per arrivare il più in alto possibile. All'interno dello spogliatoio c'è la certezza di avere qualità importanti. E' importante anche avere una rosa adeguata per poter sopperire ai problemi fisici. Ma siamo solo all'inizio di un campionato anomalo in cui non c'è un pronostico scontato" aggiunge il tecnico senza però nascondere che manca all'appello un po' di lucidità, soprattutto tra le 'mura amiche' dell'Olimpico.
"Mi piacerebbe andare in vantaggio e mantenerlo come accadeva lo scorso anno, dobbiamo migliorare in difesa. Fuori casa riusciamo a concretizzare di più. In casa forse c'è più apprensione di raggiungere il risultato. Aspettiamo che giri un po' la ruota, ma intanto, sentiamo che il pubblico laziale si sta avvicinando a questa squadra". Gli uomini giusti, però, ci sono già senza andare a scomodare ex di lusso come Zarate. "Questa squadra è stata creata per giocare con due punte – taglia corto Reja -, il nostro problema ora è solo concretizzare e se si tratta di saltare l'uomo abbiamo a disposizione giocatori come Cisse, Hernanes e Klose. Spero che Zarate a Milano faccia il massimo, anche perché è ancora di proprietà della Lazio". L'obiettivo intanto è prendere punti sul campo di un Cagliari "diverso rispetto allo scorso anno, attento sul piano difensivo che concede poco ed è molto organizzato". "Sono più tosti – spiega il tecnico-, sarà difficile farli fuori. Anche se in casa hanno vinto poco, sono una sorpresa per questo campionato. Complimenti a Ficcadenti. Noi però abbiamo la possibilità di andare dappertutto". Con il recupero di Hernanes, la Lazio dovrebbe scendere in campo con Marchetti in porta, Stankevicius (o Konko), Diakite', Dias e Radu in difesa. Il centrocampo a rombo dovrebbe essere affidato a Ledesma, Brocchi, Lulic e Hernanes. In attacco invece giocherà Klose e probabilmente ancora Cisse. Alla Lazio manca la zampata del Leone Nero, poi può veramente iniziare a pensare in grande.