Calcio scommesse. Camorra a Paolo Negro: “Portaci qualcuno della Lazio”

Paolo Negro (LaPresse)

ROMA – L’ex giocatore della Lazio Paolo Negro sarebbe il fulcro di un’inchiesta su camorra e scommesse che riguarderebbe un presunto tentativo dei clan di pilotare i risultati di alcune partite della squadra biancoceleste.

A scriverlo, sul Messaggero, è Sara Menafra che parte dal fatto che “chi lo conosce (Paolo Negro, ndr) dice che il vizio per il gioco d’azzardo lo ha sempre avuto”. Anche “durante i dodici anni in cui ha calcato i campi della Serie A”.

Per Menafra, quindi, Negro scommetteva anche quando non avrebbe potuto, ovvero quando era un calciatore professionista. La situazione è continuata anche a fine carriera quando l’ex difensore (che con la Lazio ha vinto uno scudetto ma che a Roma è ricordato soprattutto per un autogol in un derby) ha allenato senza fortuna il Cerveteri. Secondo gli inquirenti è a questo punto che i debiti di Negro sarebbero cresciuti e sarebbero arrivati i ricatti prima e le minacce poi.

Sempre secondo il Messaggero a Negro la Camorra avrebbe chiesto di metterlo in contatto con qualche giocatore della Lazio per alterare i risultati delle partite e pilotare le scommesse. Tentativo evidentemente non andato in porto perché, spiega il Messaggero, la società di Claudio Lotito è esclusa dall’inchiesta.

E’ a questo punto, infatti, che Negro avrebbe iniziato a collaborare con gli inquirenti (l’inchiesta è in mano al pm Francesco Minisci) raccontando tutto l’accaduto. Gli scommettitori gli avrebbero chiesto di avvicinare qualche calciatore in disaccordo con la gestione Lotito e disposto a taroccare le gare. Il giro di scommesse, secondo quanto filtra dagli inquirenti, avrebbe il suo fulcro in una ricevitoria sulla Cassia, gestita da un altro ex calciatore. Non della Lazio ma della Roma.

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