Lecce-Bari a porte chiuse: delusione e polemiche per il derby di Puglia senza ‘colori’

Amarezza, delusione e la sensazione che a perdere siano lo sport e i veri tifosi. Con questi sentimenti diffusi, ma anche con una forte polemica innescata dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, e’ stata accolta la decisione della prefettura di Lecce di chiudere le porte dello stadio di via del Mare ai tifosi in occasione dell’atteso derby dell’Epifania Lecce-Bari.

Decisione che ha sollevato le ‘perplessita” anche del Ministro dell’Interno Roberto Maroni, che vuole vederci chiaro e nei prossimi giorni ascolterà il prefetto di Lecce per capire le motivazioni che hanno portato a questa scelta. A determinare la decisione, presa per motivi di sicurezza, la preoccupazione che si potessero ripetere i disordini che avevano caratterizzato nel maggio 2008 l’ultimo derby pugliese disputato quanto le due squadre erano in serie B.

I salentini vinsero 2-1 e un gruppo di ultras baresi fece invasione di campo, danneggio’ alcune strutture della curva sud e lancio’ petardi in campo.

Nove di loro furono denunciati. Ma Emiliano non usa toni soft: parla di ”provvedimento scellerato”, assunto solo perche’ il sottosegretario all’interno Alfredo Mantovano due anni fa aveva promesso che quanto era successo nello stadio salentino avrebbe impedito ”ai tifosi baresi di compiere trasferte a Lecce per un bel po’ di tempo”.

Il sindaco barese va oltre: chiede di ritirare il provvedimento dicendosi disposto ad accompagnare personalemnte la tifoseria e, nell’eventualita’ che la decisione sia mantenuta, che la gara sia trasmessa in chiaro dalle tv che ne hanno i diritti.

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