Lecce-Bari. Gli Ucn: “Non parteciperemo alla trasferta”. Intanto otto rischiano il processo per i fatti del derby del 2008
Nuova presa di posizione degli Ultras Bari in vista del derby con il Lecce che si disputerà giovedì nel capoluogo salentino: ”Non essendo in possesso della tessera del tifoso – hanno scritto in una nota – non parteciperemo alla trasferta”.
”Una decisione – si legge nel comunicato – maturata dopo giorni di sconcertanti indecisioni e tentennamenti istituzionali, concepiti ad arte per ammettere allo stadio solo chi è in possesso della card”. ”Disertando, – concludono – daremo un ulteriore segnale di maturità. Ci aspettiamo la stessa maturità dal resto della tifoseria, consapevoli di essere stati trattati tutti come barbari incivili”.
Intanto colpisce la tempistica con cui, a due anni e mezzo dai fatti incriminati, il procuratore aggiunto di Lecce Ennio Cillo annuncia, contestualmente al troncone principale che riguarda i tifosi leccesi, la conclusione delle indagini preliminari riguardanti otto ultras baresi: minacce ad un ispettore capo di polizia, invasioni di campo e lanci di fumogeni in occasione del derby contro il Lecce giocato al via del mare il 17 maggio 2008, questi i capi di imputazione.
C. D. B., 27 anni; D. G. D. F., 26 anni; V. D. M., 24 anni, T. T., 22 anni, tutti di Bari, e L. S., 33 anni, di Modugno sono finiti nei guai per l’invasione di campo. Le accuse sui fumogeni lanciati dagli spalti sono state rivolte, oltre che al già citato V. D. M., anche a S. L., 23 anni, ed A. A., anche lui di 23 anni. S. L. è di Bari, A. A. di Bitritto. Risponde invece di minaccia a pubblico ufficiale G. B., 51 anni, anch’egli residente nel capoluogo pugliese.