Leo Messi, padre accusato: “Ricicla soldi dei narcos con partite di beneficenza”

Leo Messi, padre nel mirino: Ricicla i soldi dei narcos con partite beneficenza
Leo Messi, padre nel mirino: Ricicla i soldi dei narcos con partite beneficenza (foto LaPresse)

BARCELLONA – “Il padre di Leo Messi ha collaborato coi narcotrafficanti“. Accusa che arriva, secondo il quotidiano El Mundo che dà la notizia, dalla polizia spagnola. Jorge Horacio Messi, secondo gli inquirenti, avrebbe contatti con dei trafficanti di droga colombiani e sarebbe sospettato di aver riciclato denaro sporco attraverso l’organizzazione di partite di beneficenza e affini.

Non è la prima volta che Messi sr finisce nel mirino  della Giustizia. L’ultima volta, però, (un presunto caso di evasione fiscale che ha riguardato anche la star del Barcellona) tutto si è risolto con una archiviazione e un nulla di fatto.

Secondo il quotidiano spagnolo, Jorge Messi risulterebbe al centro di una rete di narcos su cui indaga in segreto un tribunale di Madrid. Il denaro sporco frutto delle attività illegali veniva ripulito acquistando in gran quantità biglietti per partite di beneficenza giocate dagli “Amici di Messi” o per concerti rock in Europa e in America. La Guardia Civil ritiene che Messi padre abbia guadagnato una commissione tra il 10% e il 20% quando giocavano il figlio giocare e altre stelle.

Per questo motivo, il fuoriclasse del Barcellona è stato sentito dagli investigatori qualche tempo fa insieme con alcuni compagni come Dani Alves, José Manuel Pinto e Javier Mascherano.

L’indagine – condotta dal giudice Eduardo López-Palop Acaba ma che date le implicazioni internazionali sarebbe già finita sul tavolo di un’istanza superiore, la Audiencia Nacional – sarebbe partita proprio investigando sulle partite degli “Amici di Messi” e su alcuni concerti con stelle sudamericane, che potevano essere utilizzati dai trafficanti per riciclare enormi somme di denaro, si parla di svariati milioni di euro.

In particolare, è finito nel mirino il sistema dei biglietti della “fila 0”, quelli venduti a persone che non avrebbero partecipato all’evento ma che comunque pagavano per solidarietà all’iniziativa di beneficenza. Secondo le fonti investigative riportate dal Mundo, è molto difficile verificare se un evento ha venduto 1.000 o 50.000 biglietti in “fila 0” e quindi il sistema favorisce chi intende sfruttarlo per motivi illeciti.

Gli investigatori ritengono che il padre di Messi servisse da intermediario per suo figlio e altri atleti impegnati nelle partite di beneficenza, in cambio di una percentuale del denaro. Inoltre, le partite degli Amici di Messi fanno parte delle attività della fondazione con il giocatore di Barcellona raccoglie fondi con cui progetti sociali. Nelle testimonianze rese, i giocatori hanno spiegato di non sapere nulla della gestione del denaro che girava intorno agli eventi a cui accettavano di partecipare.

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