L’Inter trionfa in Arabia: ha vinto la Supercoppa italiana per il terzo anno consecutivo. Ha battuto il Napoli all’ultimo respiro (90+1) con un guizzo di Lautaro. Tutto liscio? No. Napoli furioso per l’espulsione di Simeone al 15esimo del secondo tempo; un rosso che ha scatenato la protesta azzurra. La decisione dell’arbitro Rapuano ha irritato (eufemismo) il presidente De Laurentiis che ha detto: ”Gli arbitri stanno sbagliando dall’inizio del Campionato. C’è qualcosa che non funziona”. Ma nel contempo si è detto soddisfatto del suo Napoli perché ha ritrovato un “vero gruppo”.
SIMONE, IL RE DI COPPE – La Supercoppa italiana ha consacrato Simone Inzaghi come re di Coppe. Non solo perché ha condotto l’Inter a vincere per l’ottava volta nella sua storia il prestigioso trofeo. Ma la vittoria di Riad è anche la settima Coppa personale di Inzaghi tra quelle da allenatore (5) e da calciatore (2). Simone, campione per la quinta volta, felice del record, ha detto a caldo: ”Siamo una famiglia. Sono felice soprattutto per come lavorano i ragazzi. E per i tifosi: è stato bello vedere esultare Lautaro sotto il settore nel quale c’era la nostra gente arrivata dall’Italia”.
PARTITA TIRATISSIMA – Gara muscolare e tiratissima. Non a caso ha deciso un gol di Lautaro in pieno recupero contro un Napoli che nonostante una lunga inferiorità numerica ha venduto carissima la pelle. L’Inter ha costruito diverse occasioni ma i partenopei, facendo densità dentro l’area, hanno tenuto a bada il duo Thuram- Martinez concedendo qualcosa solo da fuori area dove i tiratori in batteria non sono mancati: Dimarco (fuori di un soffio), Calhanoglu ( parecchio di più), imitati da Mkhitaryan e Barella nell’esito negativo. A metà partita il minuto di silenzio per Gigi Riva, ma lo stadio non ha capito: fischi e mormorii in grande quantità. Poi il chiarimento dagli altoparlanti.
LE PAGELLE – Lautaro il migliore dell’Inter in questa finale di Supercoppa, il portiere Gollini il migliore del Napoli. Nell’Inter è piaciuto Pavard (assist vincente a Lautaro), Sommer, Mikhitaryan e il sinistro sempre caldo di Dimarco. Frattesi si è distinto negli spazi, quasi un attaccante aggiunto dopo l’espulsione di Simone: suo il velo che ha favorito il gol di Lautaro. Nel Napoli oltre a Gollini sono piaciuti il granitico Rrahmani e Lobotka che ha guidato tutte le ripartenze.