Il rosso ha frenato l’Italia del Ct Spalletti. Ma l’Italia c’è. Il 2-2 di giovedì sera con il quotato Belgio va interpretato. C’è stato un dominio azzurro fino al cartellino rosso (giusto) rifilato allo sciagurato Pellegrini per “fallo violento” al 40esimo del primo tempo e la partita è cambiata. Tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, una sofferenza continua ma anche una indomita resistenza e un cambio radicale di tattica, mentalità, tensione. Dopo lo show iniziale di 38 minuti e illusione dei due gol (Cambiaso al 1’, Retegui al 24’) la partita è cambiata. Da aggressori gli azzurri sono diventatati aggrediti, i Diavoli Rossi hanno acciuffato il pari (De Cuyper al 42’, Trossard al 17’ del secondo tempo). Vero, il 2-2 fa male ma comunque va preso come un successo; c’era il rischio di ricominciare da zero un’altra volta.
Col pareggio all’Olimpico la Nazionale di Spalletti è sola al comando del gruppo 2 della Nations League con 7 punti. Segue la Francia vittoriosa su Israele (4-1), il Belgio con 4 punti e gli israeliani ultimi a 0. E lunedì l’Italia affronterà proprio Israele alle 20.45 in quel di Udine. Il retourn match col Belgio sarà il 14 novembre. Il torneo di qualificazione si concluderà il 17 novembre: l’Italia ospiterà la Francia. Il Ct Spalletti contro il Belgio ha utilizzato anche Fagioli, Pisilli, Raspadori, Udogie e Bellanova costruendo un 4-4-1 d’emergenza ma redditizio. Forse l’Italia è stata graziata da un rigore che poteva esserci per una ingenuità di Bastoni su Openda: steso in area, consultazione del Var e sospirone di sollievo. Ci è andata bene.
Big Luciano si è detto “ felice per l’atteggiamento: dopo L’Europeo abbiamo sterzato. All’Olimpico ho rivisto la stessa personalità e capacità di stare bene in campo di un mese fa. Certo, abbiamo sofferto sui calci piazzati dove loro sono stati anche fortunati. Decisivi gli episodi, però io ho visto delle conferme”. In particolare sono piaciuti Retegui e Dimarco. L’oriundo ha segnato il 2-0 con il suo unico tiro in porta, poi ha lottato come un leone, ha fatto sponda, ha difeso bene la palla, ha fatto salire la squadra. Sempre raddoppiato, non ha mai mollato. Dimarco per mezz’ora ha portato a spasso il migliore dei belgi, l’ala Deku (Manchester City). Ha inventato la fuga e l’assist nel primo gol, ha costruito una apertura magistrale per il 2-0; finché ha avuto benzina è stato quasi perfetto anche in fase difensiva. Ma molto bene anche Cambiasso e Ricci (serenità da leader); splendido Tonali specie nella fase di tamponamento. Sì, l’Iitalia c’è.
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