L’Italia sfida il mito degli All Blacks, i maestri leggendari del rugby (Lione, venerdi 29, ore 21, diretta Rai e Sky Sport). È il terzo match degli azzurri in questa prima fase dei Mondiali. Dopo Nabimia e Uruguay l’Italia affronta la Nuova Zelanda; incontro sulla carta impossibile e per questo semplicemente esaltante, magico. Ma, come dice il coach degli azzurri Kieran Crowkey “la storia è fatta per essere cambiata”. Finora hanno sempre vinto i Kiwi in tutti gli scontri diretti : 16-0, con uno scarto medio di 46 punti. Una voragine. Ergo il barometro segna tempesta per capitan Lamaro e compagni. Eppero’ e’ anche una sfida da “dentro o fuori”. Dunque, chi passerà ai quarti di finale?Per gli azzurri sarebbe un traguardo storico, mai raggiunto prima. È lecito sognare. Anche perché gli azzurri sono fortemente motivati , hanno fiducia nelle proprie risorse. E, soprattutto, non hanno paura.
Gli All Blacks, come fanno sempre prima di ogni gara, si esibiranno nella pittoresca “haka”, una danza tipica del popolo Maori, l’etnia originaria della Nuova Zelanda ; una danza da molti considerata (erroneamente) una danza di guerra. In realtà è soltanto l’espressione della passione, del vigore, della identità di un antico popolo; un messaggio dell’anima espresso attraverso le parole e gli atteggiamenti. Un rituale che comunque cerca di impressionare. Gli All Blacks fanno uno show: roteano e spalancano gli occhi, digrignano i denti, fanno linguacce, si battono violentemente il petto e gli avambracci. È un saggio di potenza e coraggio che si ricollega allo spirito guerriero del Maori. Imperdibile.
Diversi i cambi annunciati rispetto alla formazione che ha battuto i Teros. Nel match dei sogni che potrebbe valere i quarti di finale dei Mondiali ci sono novità: in mediana tornano Varney e Paolo Garbisi con Thomas Allan spostato nel ruolo di estremo come già è successo contro la Namibia (52-8). Tra i centri si rivede Luca Morisi assieme al leader difensivo Brex. A completare il reparto dei trequarti alle ali ci sono Capuozzo e Joane. In mischia confermate la prima linea con Fischetti, Nicotera e Marco Riccioni; la terza con Negri, Lorenzo Cannone e il capitano Michele Lamaro. In seconda linea invece ci sarà Lamb al posto di Niccolò Cannone ad affiancare Federico Ruzza. In panchina il coach porta 6 avanti e 2 trequarti. Cioè: Faiva, Nemer, Ferrari, Niccolò Cannone, Zuliani, Halafihi, Page-Relo e Paolo Odogwu. Anche gli All Blacks sono in formazione Spettacolo assicurato.
In ottobre gli ultimi 2 match del girone A, prima fase: Nuova Zelanda- Uruguay (5 ottobre) e Francia-Italia (6 ottobre). La seconda fase prevede i quarti (14-15 ottobre),le semifinali a Parigi (20-21) e la finale il 28 ottobre sempre a Parigi.
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