Uno splendido Musetti non è bastato per battere Re Djokovic, come sognava. Ha ceduto al quinto set. È crollato sul più bello. Se avesse vinto avrebbe detronizzato il serbo (n.1 del ranking mondiale, almeno fino a lunedì) e avrebbe consegnato matematicamente la corona del tennis a Jannik Sinner. Niente da fare. Il fenomeno di Belgrado è rinato quando sembrava pronto a fare le valigie. La celebrazione della incoronazione di Sinner è solo rinviata.
NOTTE INDIMENTICABILE
Erano le 3.07 di domenica mattina quando Djokovic ha messo a segno l’ultimo punto, quello del 6-0 al quinto dopo una battaglia di 4 ore e 29 minuti. Un duello epico che aveva illuso i fan dell’azzurro che aveva vinto, con pieno merito, il terzo set (7-5) dopo aver vinto i primi due set con un doppio 6-3 che stava alimentando legittimi sogni. Nessuno si aspettava la resurrezione di Nole che, a 37 anni e nonostante tutte le 6 brutte sconfitte di quest’anno, ha dimostrato ancora una volta di essere…quasi immortale. Non era evidentemente destino che Jannik Sinner diventasse n. 1 ( virtuale) del mondo già all’alba di domenica mattina.
Molti comunque garantiscono che l’altoatesino lo sarà ufficialmente lunedì 10 giugno. E non sarà una sorpresa. L’incoronazione è una naturale conseguenza della Sinnermania deflagrata in Italia da quando Jannik aveva battuto per la prima volta Djokovic nel round robin delle finali ATP di Torino ( e poi in Coppa Davis, e poi ancora nella semifinale dell’Open d‘ Australia prima della conquista del primo Slam). Dunque si può ragionevolmente continuare a credere che la corona sulla testa di Sinner è solo una questione di giorni. Djokovic dovrà recuperare lo sforzo del match con Musetti e presentarsi agli ottavi contro Cerundolo ( vittorioso su Paul ).
La programmazione del match con Lorenzo non è stata affatto gradita dal serbo. È il caso di ricordare che la partita con l’azzurro è cominciata dopo le 22.30 ed è finita quasi all’alba. Djokovic deve vincere il suo quarto Roland Garros ma senza affrontare Sinner in finale.
La sua corona regge da 428 settimane ma comincia a vacillare. Comunque mai dare per morto Nole, 37 anni e non sentirli. Contro Musetti si è visto di nuovo il grande campione che conosciamo. Guai a sottovalutarlo.
UN GRANDE TORNEO PER GLI AZZURRI
Prima che cominciasse il match maratona fra Djokovic e Musetti, si è visto Jasmine Paolini giocare un grandissimo terzo set contro la canadese Andreescu. Per il tennis italiano questo è certamente un grandissimo torneo.
Nonostante sia Cobolli che Zeppieri e Musetti possono avere grandissimi rimpianti, abbiamo pur sempre, per la prima volta, 4 azzurri agli ottavi: due donne (Paolini e Cocciaretto) e due uomini ( Sinner e Arnaldi) oltretutto in uno scenario di discreta sofferenza: attese infinite, interruzioni e riprese. Oltre alla pioggia agli atleti è toccato sopportare anche il freddo e la notevole umidità. Ma alla fine quel che conta è chi è approdato alla seconda settimana e chi no.