Magica notte azzurra. Doppietta storica: la nazionale di Spalletti ha espugnato il Parco dei Principi di Parigi (3-1), Jannik Sinner ha conquistato la finale a New York degli US Open. Due vittorie clamorose e splendide. Due eventi memorabili, che sarà difficile dimenticare.
La Nazionale operaia di Spalletti ha battuto le stelle francesi con un tris da cineteca. Per la prima volta l’Italia, prima della partita di venerdì notte, non aveva mai segnato più di 2 gol in un singolo match giocato al Parco dei Principi. La Nazionale è tornata a battere la Francia dopo 16 anni: l’ultimo successo risaliva al 2-0 del 17 giugno 2008 nel terzo match della fase a gironi dell’Europeo.
Sono passati 16 anni. Partita da brividi: dopo l’inizio shock (i Blues in gol dopo soli 14” con Barcola) l’Italia si è ricomposta ed è andata in gol con 3 lampi fantastici: Dimarco al 30esimo pt., poi ha raddoppiato con una rasoiata di Frattesi. E alla mezz’ora del secondo tempo ha completato la pratica con un guizzo di Raspadori., subentrato a Pellegrini.
Vittoria pazzesca, ma limpida. Spalletti euforico:” Un nuovo inizio”. Tutti gli azzurri hanno giocato al meglio delle loro possibilità, ma due in particolare meritano la palma dei migliori. Cioè Calafiori e Frattesi. Ma molto bene Cambiaso ( intensità e dinamismo), Tonali ( leader ritrovato) e Dimarco ( gol da cineteca). Molto apprezzati Bastoni ( bene su Mbappé), Ricci ( lucido nella regia davanti alla difesa) e i due attaccanti: Retegui e Raspadori.
Un plauso a parte merita Donnarumma, restato in campo nonostante la schiena dolorante. Sotto il loro standard abituale Di Lorenzo ( insicuro da subito ) e Pellegrini ( macchinoso). Positivi Udogie ( mezz’ora da mezzala) e Buongiorno ( entrato per Calafiori). Deludenti le star francesi con la sola eccezione di Maignan e Barcola. In ombra Mbappé: solo 2 gol nelle ultime 11 partite con i Bleus. Ora l’Italia affronterà lunedì Israele (a Budapest) sconfitto dal Belgio 3-1.
L’azzurro ha conquistato la finale degli US Open all’ultimo atto dello Slam di New York. Se la vedrà con l’americano Taylor Fritz, 26 anni, n.12 del ranking mondiale. Sinner ha liquidato in 3 set il britannico Jack Draper n. 25 al mondo. Il talento inglese si è arreso dopo oltre 3 ore combattute, ma Jannik lo ha domato con una forza mentale straordinaria. Sinner è diventato il primo tennista italiano a conquistare la finale degli US Open ed è la sua seconda finale Slam della carriera dopo quella vinta a gennaio a Melbourne. Punteggio inequivocabile: 7-5,7-6,6-2. Il match con Draper e’ stato una vera battaglia in una notte umida e con un polso dolorante per una caduta. L’azzurro, dopo la vittoria in semifinale, ha elogiato l’amico e rivale inglese congratulandosi con lui dopo luna vera battaglia, sopratutto nei primi 2 set tiratissimi. Alla fine ha prevalso l’esperienza e la tenuta fisica dell’azzurro. Al termine della gara Jannik ha abbracciato Draper e gli ha detto:” Hai fatto una grande partita, sei stato bravissimo”. Una frase tutt’altro che di circostanza. Un complimento che sgorgava dal cuore; ma Jannik è fatto così.
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