Il club va allo scontro totale con il calciatore: è stato scaricato ufficialmente, ora il caso diventa sempre più difficile da gestire
Calciomercato e calcio giocato vanno di pari passo, anche se non sempre tutto fila liscio. Durante il periodo di campagna trasferimenti, infatti, c’è spesso da fare i conti con dei veri e propri casi.
Capita, infatti, che calciatori finiscano fuori dai piani del club, senza però riuscire a trovare una nuova collocazione. Ecco allora nascere delle situazioni complicate da gestire da parte degli allenatori che si ritrovano ad allenare calciatori che nel giro di qualche giorno non ci saranno più.
Chiedere, per conferma, ad Antonio Conte che da settimane allena Osimhen, senza però poterlo impiegare nelle amichevoli. Troppo alto il rischio di un infortunio che faccia poi saltare la cessione ed allora si preferisce lasciar perdere.
Un po’ quello che ha fatto anche la Juventus con Federico Chiesa, situazione che Thiago Motta si ritrova a gestire da quando ha messo piede alla Continassa. L’attaccante è in scadenza di contratto nel 2025 e il tecnico non punta su di lui per la stagione che sta per iniziare. L’idea della società, condivisa tra l’altro dal calciatore, è di cederlo ma manca ancora un’offerta che possa soddisfare la valutazione di 20-25 milioni fatta da Giuntoli.
Juventus, Chiesa è un caso: niente convocazione e maglia ‘sparita’
Una situazione che dovrà essere risolta nelle prossime tre settimane, ma che diventa ogni giorno più complicata. Ecco allora la mancata convocazione per l’amichevole di ieri sera contro il Brest: un’esclusione decisa da Motta e legata unicamente al mercato, senza alcuna motivazione fisica.
Un segnale chiaro che va ad aggiungersi ad altri: l’assenza di Chiesa da video e immagini ufficiali degli allenamenti, ad esempio, ma anche il fatto che nello store ufficiale del club bianconero non si possa acquistare la maglia dell’attaccante 26enne, un vero ‘fantasma’ ormai in casa bianconera.
Una rottura evidente e che difficilmente sarà sanata da qui al 30 agosto (quando chiuderà il mercato). Allora è caccia ad una squadra che possa acquistarlo. In Italia non sembrano esserci possibilità, con la Roma che ha preso Soulé, il Napoli che deve risolvere la grana Osimhen, l’Inter che – eventualmente – è interessato a prenderlo solo a parametro zero.
L’unica possibilità al momento è rappresentata dalla Premier League: l’agente di Chiesa è volato nei giorni scorsi a Londra per parlare con Chelsea e Tottenham, ma non ha ancora portato l’offerta che potrebbe chiudere il caso. Perché ad oggi per la Juventus Chiesa è proprio questo: un caso complicato da risolvere il prima possibile.