Maldini a Balotelli: “Il calcio è un gioco, deve sorridere”. Il Milan “investa sui giovani”

Pubblicato il 22 Aprile 2010 - 07:41 OLTRE 6 MESI FA

Paolo Maldini

Paolo Maldini, ex bandiera del Milan, dà dei consigli all’interista Mario Balotelli: “La vita è bella, lui fa un lavoro che ha scelto, che può dare soddisfazioni. Si tratta di un gioco, il sorriso è importante. Alla sua età è difficile capire l’importanza del proprio ruolo, poi, crescendo, capisci la portata degli atti fuori dal campo”. Il riferimento è agli episodi avvenuti durante la semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona: Balotelli ha prima insultato i propri tifosi, poi a fine partita ha gettato la maglietta per terra.

“Non credo che ci sia bisogno di un richiamo ma di un consiglio – ha detto Maldini – è un giovane che ha bisogno dell’aiuto di tutti, perché tutti vedono in lui il talento che ha. Sarebbe un peccato sprecarlo”.

L’ex capitano del Milan è intervenuto alla presentazione a Milano del libro dell’ex giocatore malato di Sla, Stefano Borgonovo, parlando dell’attuale momento rossonero. Secondo Maldini “é normale che i tifosi siano abituati a determinati obiettivi, per come la vedo io investire è l’unico modo che conosco per stare al passo con le altre squadre”.

Sul suo ipotetico futuro da dirigente Maldini è apparso piuttosto cauto: “Da calciatore ho smesso anzianotto ma come dirigente sono ancora giovane. Con Galliani ci siamo visti, al momento non esiste il problema. Mi sono preso un anno di pausa, anche se l’anno scorso mi avessero fatto una proposta non avrei accettato”.

Molto più deciso, invece, è apparso Maldini su un suo assolutamente ipotetico ritorno in campo: “E’ vero, mi piace giocare ma solo con gli amici il sabato. Mi considero una persona seria, giocare come professionista non è facile, ci vogliono sacrifici”. Sul destino del tecnico rossonero Leonardo, Maldini non si è espresso: “Non lo so, questi sono discorsi che vanno al di fuori del campo”. Per il Milan del futuro Maldini non crede che debba passare necessariamente dai giovani: “Trovarne pronti già per squadre affermate è difficile”.