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ROMA – Due nazionali under 21 di Malta squalificati a vita, altri quattro fermati da uno e due anni. Sono i duri verdetti emessi dal Comitato di disciplina dell’Uefa nei confronti di sei giovani giocatori maltesi accusati di match-fixing.
L’inchiesta disciplinare aveva coinvolto in tutto sette giocatori, sospettati di aver infranto le norme Uefa a difesa dell’integrità delle gare, e si era concentrata su due incontri in particolare, giocati dalla nazionale under 21 maltese contro il Montenegro (23 marzo 2016) e la Repubblica Ceca (29 marzo 2016) nell’ambito delle qualificazioni al campionato europeo di categoria.
Secondo l’accusa, alcune persone avevano avvicinato i maltesi per ‘aggiustare’ il risultato delle partite. Lo scorso mese di dicembre il Comitato di disciplina ha sentito i soggetti coinvolti e altri testimoni e oggi ha reso nota la sentenza. Emanuel Briffa e Kyle Cesare sono stati squalificati a vita per “aver agito in modo tale da esercitare un’influenza illecita o indebita sullo svolgimento o sul risultato di una partita per ottenere un vantaggio per se stesso o una terza parte”.
Gli altri giocatori coinvolti Samir Arab (stop di due anni), Ryan Camenzuli (un anno e sei mesi), Llywelyn Cremona e Luke Montebello (un anno entrambi) sono stati puniti “per non aver denunciato all’Uefa di essere stati contattati per influenzare in modo illecito una partita“.