LONDRA – L’Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del Manchester City dopo che i suoi tifosi hanno fischiato l’inno della Champions mercoledì sera in occasione della partita contro il Siviglia.
Il caso sarà discusso dall’Uefa in occasione della prossima riunione del comitato disciplinare in programma il 19 novembre. Non è la prima volta che i sostenitori dei citizen fischiano l’inno della massima competizione calcistica europea per club e questo potrebbe rappresentare un ulteriore rischio per il club.
Secondo i tabloid britannici all’origine della protesta dei tifosi ci sarebbe la lieve sanzione imposta dall’uefa al Cska Mosca dopo i cori razzisti indirizzati contro Yaya Toure in un match dello scorso anno. Dopo i brutti fischi al centrocampista del City, infatti, la Uefa che pure fa della lotta al razzismo una bandiera combattuta a suon di campagne con protagonisti i calciatori, si è limitata a chiudere per un solo turno la curva del Cska da cui erano partiti i fischi.
Per il Manchester City, secondo nel girone della Juventus, il rischio più probabile è quello della semplice sanzione economica. Non escluso, però, che la Uefa, proprio per la contestazione, possa decidere di chiudere un settore dello stadio. Sarebbe una beffa: una protesta punita allo stesso modo degli insulti razzisti.