Mandzukic in Qatar, arriva la conferma di Paratici prima di Fiorentina-Juventus

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Settembre 2019 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA
Mandzukic Qatar calciomercato Juventus Paratici lo conferma prima della Fiorentina

Mandzukic con la maglia della Juventus, lascerà i bianconeri per trasferirsi in Qatar (foto archivio Ansa)

FIRENZE – Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè e il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici  hanno parlato ai microfoni di Sky Sport nel pre partita di Fiorentina-Juventus.

 

Di seguito, le dichiarazioni rilasciate dal dirigente della Fiorentina Pradè ai microfoni di Sky Sport.

 

Cosa chiedete a questa partita che arriva dopo due sconfitte?

Chiediamo una crescita, di iniziare a trovare quello che deve essere il nostro percorso. Bisogna essere sinceri, il primo allenamento con tutta la squadra Montella l’ha fatto ieri, questo non deve crearci giustificazioni, siamo convinti di aver fatto una buona squadra, con dei grandissimi margini per crescere. Partite come queste devono diventare per noi una normalità.

 

Sulla formazione di oggi

Queste sono domande da fare alla fine all’allenatore, io posso dirti che qualsiasi modulo con la Juventus lascia il tempo che trova, devi essere perfetto, devi fare una partita di sacrificio. Devi essere bravo a sorprenderli, loro sono talmente forti che deve essere fatta la partita perfetta.

 

Su Chiesa. Qual è stata la frase chiave che lo ha convinto oggi a stare dalla vostra parte in campo e non dall’altra parte?

Non ci sono frasi particolari ma la grandissima voglia di tenerlo, di farlo stare al centro del progetto e di costruire qualcosa di importante. Lui lo sa e lo ha capita e sono convinto che farà una grandissima stagione.

 

Sul ruolo da direttore sportivo

Bisognerebbe parlarne parecchio. Secondo me la figura di direttore sportivo non esiste più in questo momento, è diventata più ampia, un responsabile dell’area tecnica. Una volta terminato il mercato quello che deve fare è dare certezze partendo dallo staff tecnico, passando dallo staff sanitario, fisioterapico, per dare un’identità a tutto il gruppo che lavora all’interno della struttura. Le vittorie nascono dalle società, dall’apporto di tutti quanti, dal magazziniere al calciatore top, come può essere Ribery o Chiesa o Cristiano Ronaldo per la Juventus. Il ruolo del ds è complesso oggi, è cercare di migliorare una struttura, di motivare, di capire i momenti difficili dei calciatori, di supportare l’allenatore, di capire qual è il budget di una società e di sfruttarlo al meglio, di capire il fair play finanziario, di cercare le situazioni migliori per formare una lista che è molto ristrettiva in questo momento in Italia. Io cerco di metterci me stesso, voglia, passione, sapendo che quando costruisci ci vuole soltanto del tempo, fai degli errori e la bravura deve essere capire quelli che sono gli errori o quello che deve migliorare.

Mandzukic in Qatar, Paratici ha accontentato Maurizio Sarri.  

Di seguito, le dichiarazioni rilasciate dal dirigente della Juventus Paratici ai microfoni di Sky Sport. 

 

Ci racconta il Sarri delle ultime ore

E’ molto tranquillo, sfido chiunque, qualsiasi allenatore, a non poter riuscire a stare con la sua squadra, in panchina a dire le cose da fare. E’ una situazione comunque di difficoltà.

 

Su Mandzukic. A che punto è la trattativa? Come si è arrivato a considerare il primo di Allegri come l’ultimo di Sarri?

Non ci sono né primi né ultimi l’anno scorso come quest’anno, ci sono delle opportunità di mercato che si presentano. Mandzukic è stato un giocatore importantissimo per noi in questi anni, lo dobbiamo sempre ringraziare per quello che ha fatto per noi, è un grande campione per quello fatto nella sua carriera e lo ha dimostrato sempre, adesso c’è una possibilità e in accordo con lui e il Mister abbiamo deciso che questa fosse la cosa più giusta, non partecipare a questa trasferta.

 

Qatar o Stati Uniti?

Qatar

 

In vista della partenza della Champions, ritieni di aver costruito una rosa complessiva superiore a quella dell’anno scorso?

Non userei il “tu” ma il “noi”, siamo un club, ci sono i miei collaboratori, il presidente, Nedved, l’allenatore, lo staff dell’allenatore, tutti insieme prendiamo decisioni, quelle riguardanti il mercato sono poi più ristrette al presidente, Nedved, me, Cherubini, l’allenatore.

La risposta è che noi abbiamo sempre lavorato ogni anno per cercare di migliorare noi stessi, cercando di migliorare la rosa ogni anno, pensiamo di esserci riusciti anche quest’anno (fonte Sky Sport).