ROMA – “Diego ha fatto bene a drogarsi – racconta provocatoriamente Fernando Signorini, suo amico e preparatore atletico durante la biografia-documentario “Le verità nascoste”, – altrimenti non sarebbe arrivato dove è arrivato. Il circo del calcio gli ha messo addosso troppa pressione”.
Il documentario, di Bernardo Nuti e Andrea Bosello, è stato presentato sabato al festival di Dogliani e andrà in onda su National Geographic e Fox Sports il 23 maggio.
Non sempre amato dalla stampa, da cui si sentiva perseguitato, come giocatore Maradona era adorato dai compagni di squadra, nonostante una condotta non proprio professionale: “Ci faceva sentire come se ogni partita la giocassimo partendo dall’uno a zero per noi – ricorda Ciro Ferrara – forse avremmo potuto fare di più per lui. Ma io ci ho messo una vita solo a smettere di dargli del lei, figuriamoci come avrei potuto dirgli di finirla con la droga”.
Diego Armando Sinagra, figlio illegittimo del calciatore, racconta il momento in cui incontrò il padre: “Ero seduto accanto a papà. Ma da tifoso del Napoli non potevo fare a meno di pensare che quell’ uomo prima di tutto era il mitico Maradona. Ed era la cosa che mi emozionava di più”.
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