Maradona si scusa per l’ombrello: Solo un gesto liberatorio non volevo offendere

Il gesto dell'ombrello di Diego Armando Maradona
Il gesto dell’ombrello di Diego Armando Maradona

ROMA –  Un gesto popolare, schietto e che non voleva offendere nessuno, neppure quel fisco che gli chiede ostinatamente 39 milioni di euro. Diego Armando Maradona si scusa dopo il gesto dell’ombrello rivolto all’Agenzia delle Entrate durante l’intervista televisiva di Fabio Fazio. Si scusa attraverso il suo avvocato spiegando  che si è trattato solo di un malinteso:

Mi spiace per questo malinteso” per un ”un gesto genuinamente popolare ma senza cattiveria” e di tante polemiche ”perché non è mai stata mia intenzione offendere nessuno neppure il fisco”

dice Maradona che  aggiunge:

“Non sono mai fuggito e non cerco sconti a Equitalia ma ho un legale perché voglio solo giustizia”

”Il mio domenica era solo un gesto liberatorio in una trasmissione divertente e dimostrerò la verità anche con un libro in tutto il mondo”, scrive Maradona  in un un sms inviato al suo legale Angelo Pisani. E aggiunge: ”Non ho agito come calciatore dribblando la questione Equitalia ma, come fanno tutti gli italiani, ho dato mandato ad un avvocato”.

Nel messaggio, el Pibe si dice anche dispiaciuto ”di aver urtato la sensibilità dei massimi organi del parlamento” e si augura ”che gli stessi parlamentari comprendano l’umore di un uomo che riceve una multa di 40 milioni e viene trattato da criminale e alle accuse risponde con un gesto genuinamente popolare ma senza cattiveria. E poi ci sono 39 milioni di motivi per giustificare un gesto”.

”Sono molto triste e dispiaciuto – scrive ancora Maradona –  che qualcuno abbia pensato che io volevo colpire gli italiani. Ti giuro che voglio tanto bene a tutti gli Italiani e che mai ho pensato di offendere loro e neppure il fisco”.

 

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