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Mariani: “Totti ha ancora le viti nella caviglia. Doveva toglierle dopo 7 mesi ma…”

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L’infortunio di Totti nel 2006

ROMA – A dodici anni di distanza dall’infortunio alla caviglia, Pier Paolo Mariani, il dottore che ha operato Francesco Totti, svela un retroscena.

Era il 19 febbraio 2006 quando, dopo sei minuti dal fischio d’inizio di Roma-Empoli, il difensore Vanigli entrò da dietro su Totti che si procurò la frattura del perone con associata lesione capsulo-legamentosa complessa del collo del piede sinistro. Dopo quell’infortunio c’è chi dava per conclusa la carriera, ma il capitano giallorosso si unì alla Nazionale pochi mesi dopo e vinse i Mondiali da protagonista. L’anno seguente vinse la Scarpa d’Oro, ultimo tra gli italiani.

Da quel giorno sono passati ormai dodici anni e, in un intervista rilasciata a Il Tempo, il dottor Mariani rivela un retroscena curioso. “Ha ancora le viti nella gamba, avrebbe dovuto toglierle dopo 7 mesi ma non lo fece per paura”. E poi continua: “Non è una buona cosa avere quel pezzo di metallo in corpo. Con la placca non potrei fargli una risonanza alla caviglia, se dovesse riavere un piccolo trauma lì la presenza delle viti mi creerebbe dei problemi. Ma tanto ormai fa il dirigente…”.

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