Mario Balotelli a mezzo servizio: Italia sogna anche senza di lui

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Ottobre 2013 - 08:12 OLTRE 6 MESI FA
Mario Balotelli a mezzo servizio: Italia sogna anche senza di lui (LaPresse)

Mario Balotelli a mezzo servizio: Italia sogna anche senza di lui (LaPresse)

ROMA – E se alla fine l’Italia imparasse a sognare anche senza Mario Balotelli? Se il vero uomo d’oro fosse piuttosto Giuseppe Rossi? Dopo una settimana di dubbi e patemi, e statistiche alla mano, la nazionale prova ad andare oltre il giocatore simbolo.

Pur sapendo di essere legata ai suoi estri e ai suoi alti e bassi. Non è però un caso se in azzurro si mette in conto ora di poter sognare anche a prescindere da un giocatore di un altro livello, ma assente in quasi il cinquanta per cento degli appuntamenti azzurri (ventuno volte su quarantasette).

”Che giochi o no, sarà sempre l’Italia di Balotelli. Ma l’alternativa a Mario c’è, c’è sempre stata per lui come per tutti gli altri. Perchè si gioca anche senza di lui’‘, l’umore della nazionale, di cui si fa portavoce Giorgio Chiellini.

In sostanza, è lo stesso ragionamento fatto ieri da Prandelli al netto dei fraintendimenti: ”Balotelli vuole fare un grande mondiale, ma di impensabile oggi c’è solo quel che succederà di qui a giugno, non l’eventuale assenza di un giocatore. Tutto può succedere nella vita…”.

Nessuna voglia di rinunciare alla forza fisica e ai colpi del ventitreenne attaccante del Milan, e tantomeno alla sua voglia di dimostrare al mondo chi è almeno in campo: questo è il punto fermo. Balotelli può farci fare il salto di qualità, ha sempre ripetuto il ct, che tradotto vuol dire ‘è l’uomo per vincere il mondiale’. Sempre che al momento giusto ci sia. Espulsioni, infortuni, codice etico, inquietudini: i giorni passati sono stati un intreccio di problemi, l’ultimo la gastroenterite che ne mette ancora in dubbio la presenza a Napoli contro l’Armenia. Ieri sera, mentre la nazionale giocava e soffriva a Copenhagen, lui era sotto le coperte chiuso in camera a smaltire febbre e mal di pancia che lo hanno debilitato e messo di cattivo umore anche sull’aereo di ritorno.

Poi a Coverciano, oggi pomeriggio, un miglioramento lievissimo. Un po’ di cyclette. Un lungo consulto tra Prandelli e il medico azzurro, professor Castellacci. Poi una corsetta sotto gli obiettivi delle telecamere e uno stop troppo rapido per non indurre al pessimismo. ”Balotelli resta, il fatto che abbia ripreso ad allenarsi dopo cinque giorni di fermo è incoraggiante”, il verdetto a sorpresa di Castellacci. Si allenerà   più intensamente, partirà con i compagni per Napoli – a meno di ricadute – terrà di nuovo tutti col fiato sospeso per la partita di martedì.

”Spero di recuperarlo”, ha ribadito ai suo collaboratori il ct, escludendo così che anche questa volta la scelta di non gettare la spugna sia ‘educativa’, come tre giorni fa. ”Nulla di particolare se ieri Mario è rimasto in albergo: aveva la febbre, chiedete ai medici la conferma, è quello il motivo”, l’excusatio non richiesta di Chiellini. Perchè attorno a Balotelli oramai tutto si dice, a partire dalle inquietudini per il viaggio a Napoli.

”Se è sereno, intelligente e un po’ meno fortunato, stavolta ce la fa ad essere in campo”, è la voce da dentro Coverciano. In termini fisico-medici il recupero pare comunque difficile, e per maggior tranquillità è rimasto in ritiro mentre i compagni stasera avevano serata libera, sottolinea il Club Italia.

”Ha vissuto una settimana davvero sfortunata – il racconto di Chiellini – Prima di fermarsi martedì per il dolore muscolare, per una zolla ha rischiato l’infortunio…. Non lo abbiamo visto per giorni in campo, e da ieri neanche a tavola. Mario può essere antipatico a qualcuno, la sua storia racconta questo, e la nazionale lo ha aiutato a togliersi qualche antipatia di torno. Però finchè sarà in azzurro – l’ammissione – questa sarà sempre l’Italia di Balotelli, che giochi o no.

In Confederations abbiamo fatto due partite senza lui, Gilardino meritava sette e mezzo in pagella ma pochi se ne sono accorti: si parlava della sua assenza. Si gioca anche senza di lui. Io per esempio confido di rivedere Giuseppe Rossi ai suoi livelli: ho sempre avuto una cotta per lui, è uno in grado davvero di farti fare il salto”.

Sempre che Balotelli non colga di nuovo tutti di sorpresa, riscrivendo un nuovo capitolo del suo libro azzurro a partire da Napoli e fino al Mondiale.