Inter. Balotelli vuol tornare, la curva: Ribrezzo, infangò la maglia, milanista

Mario Balotelli torna all'Inter (forse). Ipotesi dopo la bocciatura di Rodgers
Mario Balotelli (Foto Lapresse)

MILANO – Mario Balotelli torna all’Inter? Potrebbe essere, secondo quanto scrive La Gazzetta dello Sport, che riferisce di contatti tra uomini vicini al Balo e la dirigenza nerazzurra dopo che il tecnico del Liverpool, Brendan Rodgers, ha bocciato il calciatore italiano. 

Per il manager dei Reds, Balotelli “non è adatto” al gioco della propria squadra. “Mario dovrà adeguarsi a fare panchina, come tutti gli altri giocatori”, ha spiegato Rodgers al quotidiano britannico The Guardian. E in questo caso è probabile che il calciatore chieda di essere ceduto a gennaio. 

Nel frattempo Roberto Mancini in un’intervista alla Gazzetta del 24 dicembre, alla domanda se volesse di nuovo Balotelli aveva risposto:

“Se tornasse forte com’era un tempo sì. E chi, così, non lo rivorrebbe? Dipende tutto da lui”.

L’ipotesi Balotelli ancora in nerazzurro non ha scatenato l’entusiasmo. Nelle due pagine che la Gazzetta dello Sport ha dedicato alla notizia, si percepisce più fastidio. Luca Bianchin ha scritto:

“Balo è tornato al centro del mercato. Ancora. Mario Balotelli rischia seriamente di essere l’uomo del mercato di gennaio, come due anni fa. In questa storia di Natale ci sono dubbi, elementi da giallo moderno e alcune certezze. Partiamo dalle certezze: Balo si sta proponendo all’Inter, per una trattativa francamente clamorosa. Negli ultimi giorni […] ha detto che tornerebbe con piacere, perché Mario evidentemente a Liverpool non è a suo agio: anche con un buon inizio e un gol decisivo in Champions, il bilancio è negativo. […] Diciamo che Balotelli sarebbe disposto a molto per tornare.
Il Liverpool continua a lavorare su Mario – l’entourage di Balo gli ha affiancato come uomo di fiducia Desmond N’Ze, suo ex compagno della Primavera all’Inter – ma, attraverso Rodgers, ha fatto sapere al mondo che non ritiene Balotelli fondamentale”.

Con Mancini, nota Luca Bianchin,

“siamo alle affinità elettive: Balotelli e Mancini hanno litigato, si sono strattonati durante un allenamento del City ma restano legati. Qui entra in scena Facebook e un profilo a nome «Mario Balotelli», visibile per intero solo agli amici e consultabile all’indirizzo www.facebook.com/adilson.pumetto.7. Chi è Adilson Pumetto? Adilson Barbosa è un brasiliano che ha lavorato come assistente con Emerson, Thiago Silva e Balotelli e sembra che sì, quella pagina Facebook possa essere stata aperta da lui per Mario. Quindi il profilo è reale? Vediamo pro e contro. Contro: Balo su Twitter dichiara di non avere altre pagine social (però ha un account Instagram). Pro numero 1: su quella pagina, Balo parla con diversi amici della vita «reale». Pro numero 2: ci sono precedenti sul possibile uso di pagine non ufficiali da parte di Mario. Di sicuro, da quell’account partono frasi chiare: «La valigia è già pronta», con due pallini nerazzurri. «È giunto il momento di andare vicino la mia famiglia e mia figlia, di tornare dove sono cresciuto e tu hai già capito». «Io una decisione l’ho già presa»”.

Ma il seguito dell’articolo gela gli entusiasmi: “La curva dice no”:

“In società ci sono molte voci contrarie, a oggi sicuramente prevalenti. Ci sono dirigenti che preferirebbero non fare la scommessa del secolo. C’è anche una questione economica: il Liverpool ha pagato 20 milioni per Balotelli e l’Inter non ha un budget esagerato, soprattutto se non cederà Icardi.

“C’è un ultimo punto, ultimo ma non per importanza: la curva è divisa. Anzi, in maggioranza contraria. Copia-incolla dal sito degli ultrà della Nord: «Ribrezzo, ecco quello che proviamo nel sentire solo riaccostare il nome Balotelli all’Inter. L’Inter, la nostra Inter, non ha spazio per questa figura che ha più volte infangato la nostra maglia. Il lancio a terra della maglia davanti al mondo intero, oltre al suo dichiararsi troppo spesso milanista quando vestiva i nostri colori, la sua strafottenza, la sua idiozia fuori dal campo. A nulla sono valsi i suoi pentimenti fittizi. Non lo vogliamo. Non lo vorremo mai. Ma, foss’anche che, con leggerezza, a qualcuno dei nuovi dirigenti, fosse balenata per un solo attimo l’ipotesi… diciamo: fermi tutti!!!». Il coro «Balotelli non lo vogliamo», che recentemente si è alzato dalla curva, sembra un manifesto, è una chiara difesa preventiva.

Il quadro è completo. Un giocatore che fa una mossa rara, quasi storica. Un movimento popolare contrario. Un giallo interattivo, da social network”.

 

 

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