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Marotta: “Col Napoli il rigore era ineccepibile ma il Var si può migliorare”

Beppe Marotta, presidente dell’Inter, è tornato a parlare dell’episodio tanto discusso nella recente sfida contro il Napoli. Il contatto tra Anguissa e Dumfries, che ha generato accese polemiche, è stato criticato soprattutto da Antonio Conte, ex allenatore nerazzurro. “A mio giudizio, era un rigore ineccepibile,” ha dichiarato Marotta, prendendo posizione sull’accaduto.

Marotta ha espresso il suo punto di vista durante la cerimonia del Premio Nils Liedholm 2024, che si è tenuta a Cuccaro Monferrato, in provincia di Alessandria. Alla premiazione, il dirigente nerazzurro ha ribadito la sua fiducia nella decisione arbitrale, sottolineando l’importanza della centralità dell’arbitro durante le partite.

La risposta a Conte e il ruolo del Var

Nel suo intervento, Marotta ha riconosciuto le capacità comunicative di Antonio Conte, che ha fortemente criticato la decisione arbitrale. “Conte è una persona intelligente e un grande comunicatore,” ha affermato il presidente dell’Inter, aggiungendo che le parole dell’allenatore sono probabilmente mirate a raggiungere specifici obiettivi. Marotta ha poi sottolineato come, durante l’episodio, l’arbitro fosse vicino all’azione e abbia visto chiaramente il contatto fisico, evidenziando come il piede di Dumfries fosse stato effettivamente spostato da Anguissa. “L’arbitro era ben vicino all’azione – ha aggiunto -, c’è stato il contatto fisico e il piede (di Dumfries, ndr) è stato spostato”.

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Marotta: “Col Napoli il rigore era ineccepibile ma il Var si può migliorare” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Pur supportando la decisione arbitrale, Marotta ha aperto alla possibilità di un dibattito costruttivo sull’utilizzo del Var, suggerendo che miglioramenti al protocollo potrebbero essere utili per evitare situazioni di polemica in futuro. Tuttavia, ha ribadito la priorità dell’autonomia e della centralità decisionale dell’arbitro: “La centralità dell’arbitro deve sempre essere prioritaria,” ha concluso, lanciando un appello per un rispetto maggiore verso il ruolo degli ufficiali di gara e per un calcio che mantenga la sua componente umana.

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