Mauro Icardi, Il Fatto Quotidiano: "Ingiunzione di pagamento per una fattura per lavori da 17mila euro" Mauro Icardi, Il Fatto Quotidiano: "Ingiunzione di pagamento per una fattura per lavori da 17mila euro"

Mauro Icardi non ha pagato gli operai? L’accusa: “Ingiunzione di pagamento per fattura da 17mila euro”

Mauro Icardi, Il Fatto Quotidiano: "Ingiunzione di pagamento per una fattura per lavori da 17mila euro"
Mauro Icardi ai tempi dell’Inter (Foto Ansa)

MILANO – Una azienda edile di Como ha presentato una ingiunzione di pagamento nei confronti del calciatore Mauro Icardi per una fattura per lavori di ristrutturazione da 17mila euro che non sarebbe stata pagata. E’ quanto scrivono alcuni giornali, tra cui il Fatto Quotidiano e Il Corriere della Sera. Il conto riguarderebbe alcuni interventi effettuati all’attico a San Siro, in via Pinerolo a Milano, di Icardi e della moglie, Wanda Nara. 

Secondo il Fatto Quotidiano, lo scorso luglio, in seguito a diversi solleciti di pagamento della fattura, l’azienda edile si sarebbe rivolta agli avvocati che nei mesi scorsi avevano scritto al Tribunale di Como presentando ingiunzione di pagamento. 

Nella fattura contestata si parla, spiega il Fatto Quotidiano, di opere elettriche, controsoffittatura, impianto di riscaldamento, manodopera e fornitura dei materiali, opere eseguite nel corso del 2018. La fattura, però, non sarebbe mai stata saldata. Il giudice di Como ha quindi valutato e accolto la richiesta dell’azienda edile. 

Da parte del centravanti del Paris Saint Germain e della moglie non è seguita alcuna opposizione. Così, trascorsi i 40 giorni dalla notifica, il decreto di ingiunzione è diventato definitivo. Quindi se il pagamento non verrà effettuato l’azienda creditrice potrà avviare una azione esecutiva per il recupero del credito. 

Ilfattoquotidiano.it ha contattato gli avvocati indicati agli atti come legali dell’azienda creditrice che si sono limitati a inquadrare il caso come una “normale pratica di recupero del credito che, come tale, sta seguendo l’iter previsto dalla procedura, a tutela della società creditrice”. (Fonte: Il Fatto Quotidiano)

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