Maxim Dadashev, l'allenatore voleva interrompere l'incontro ma il pugile si è rifiutato. Poi è morto Maxim Dadashev, l'allenatore voleva interrompere l'incontro ma il pugile si è rifiutato. Poi è morto

Maxim Dadashev, l’allenatore voleva interrompere l’incontro ma il pugile si è rifiutato. Poi è morto VIDEO

Maxim Dadashev, l'allenatore voleva interrompere l'incontro ma il pugile si è rifiutato. Poi è morto
Un momento dell’incontro costato la vita al pugile russo Dadashev

ROMA – Nuovi dettagli sulla morte di Maxim Dadashev, il pugile russo scomparso per le ferite rimediate durante l’incontro di venerdì scorso con Subriel Matias per i superleggeri Ibf a Oxon Hill, nel Maryland (USA). L’allenatore del pugile ha provato in tutti i modi a convincerlo a ritirarsi.

Buddy McGirt, l’allenatore, in un’intervista a ESPN ha raccontato che aveva già pensato al ritiro alla fine del nono round. Durante la diretta dell’incontro si vede proprio McGirt che invita Dadashev a gettare la spugna. Era la fine dell’undicesimo round, ma il pugile aveva rifiutato. A quel punto McGirt, pensando di salvare la vita al suo boxeur, aveva deciso di far sospendere il match. Purtroppo i colpi presi da Dadashev avevano già provocato una emorragia cerebrale, poi fatale allo sportivo.

Dadashev era stato ricoverato al termine del match e sottoposto a un’intervento di urgenza ma le sue condizioni sono peggiorate fino alla morte. Il 28enne, che aveva come soprannome Mad Max, si era presentato all’incontro con Matias forte di 13 vittorie in altrettanti incontri. Era considerato un astro nascente, reduce da due vittorie contro ex campioni del mondo come Perez e Antonio DeMarco.

(fonte DAGOSPIA – ESPN, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev):

 

 

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