Formula 1. La Mercedes di Hamilton si guida da sola? Il giallo del volante mobile

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Febbraio 2020 - 09:25 OLTRE 6 MESI FA
Formula 1. La Mercedes di Hamilton si guida da sola? Il giallo del volante mobile

La Mercedes di Lewis Hamilton (Ansa)

ROMA – Il volante della Mercedes di Lewis Hamilton si muove in avanti e indietro. Una sorpresa, destinata a far rumore e riaccendere le polemiche sui vantaggi tecnologici di una monoposto che sfrutterebbe un aiutino esterno indipendente dal pilota.

Tutto il mondo se ne è accorto oggi al Montmelò, dove sono in programma i test di F1. Nella seduta del mattino, le telecamera onboard sulla W11 della Mercedes di Hamilton ha svelato che il volante della monoposto guidata dal pilota britannico si è mosso in avanti (in fase di accelerazione) e indietro (in frenata), non appena compare la scritta ‘Marker’ sul display.

L’anomalo movimento dello sterzo della W11 si verifica in rettilineo con contestuale cambio di convergenza delle ruote anteriori. Subito nei box hanno cominciato a circolare le più disparate interpretazioni e ipotesi.

La più gettonata è che il movimento permetta di aprire e chiudere la convergenza delle gomme, usurando in tal modo meno gli pneumatici. Ovviamente a tenere banco c’è anche la irregolarità o meno del nuovo volante.

Per il momento la FIA, dopo le prime investigazioni, ha definito a norma il sistema, mentre si è riservata ulteriori indagini per quanto riguarda la sicurezza. I regolamenti tuttavia sembrano vietare correzioni di questo tipo con la vettura in movimento. 

L’articolo 10.2.3 dice infatti che “qualsiasi regolazione del sistema di sospensione può essere effettuata solo a vettura ferma. Non è possibile effettuare alcuna regolazione su alcun sistema di sospensione mentre l’auto è in movimento”.

Mentre l’articolo 10.2.2 stabilisce che: “È vietato qualsiasi dispositivo alimentato in grado di alterare la configurazione o influire sulle prestazioni di qualsiasi parte di qualsiasi sistema di sospensione”. Una manovra spericolata, insomma, non attribuibile all’abilità del pilota? (fonti Ansa, Gazzetta dello Sport)