Meyers Leonard, insulto antisemita in diretta streaming Meyers Leonard, insulto antisemita in diretta streaming

Nba, Meyers Leonard insulto antisemita in diretta streaming: i Miami Heat lo mettono fuori rosa

Meyers Leonard, giocatore dei Miami Heat, è stato messo fuori rosa dal team Nba, dopo un insulto antisemita in diretta streaming su Twitch mentre giocava a Call of Duty. Uno scivolone che non è passato inosservato e che ha fatto infuriare il proprietario, Micky Arison, israeliano naturalizzato statunitense di origini ebraiche.

Il giocatore dei Miami Heat durante la sua partita online si è lasciato andare a diversi insulti nei confronti degli altri players della partita, ma quel “Fu**ing kyke“, termine utilizzato per indicare in maniera dispregiativa una persona di origine ebraica, gli è costato caro.

Poco dopo che il video ormai era di dominio pubblico, è arrivato il comunicato dei Miami Heat: “Le parole utilizzate da Meyers Leonard sono sbagliate e non tollereremo l’uso di qualsiasi forma di incitamento all’odio da parte di nessuno associato alla nostra franchigia. Sentirlo da parte di un giocatore dei Miami Heat è particolarmente deludente e doloroso per tutti quelli che lavorano qui, così come nel Sud della Florida, nei Miami Heat e nelle comunità della Nba”.

Meyers Leonard razzista? Quando non prese parte al ricordo di George Floyd

Meyers Leonard, che già aveva fatto discutere mesi fa per non essersi inginocchiato al momento dell’inno nazionale dopo le proteste per la morte di George Floyd, ha provato a scusarsi tramite i social.

“Sono profondamente dispiaciuto per aver usato un epiteto anti-semita durante un livestream ieri – ha commentato sui social -. Anche se non sapevo il significato di quella parola, la mia ignoranza sulla sua storia e su quanto sia offensiva per la comunità ebraica non è assolutamente una scusa: ho sbagliato. Ora sono più consapevole del significato e mi sono già impegnato a cercare l’aiuto delle persone che possono educarmi su questo tipo di odio e come combatterlo. Riconosco il mio errore e non cerco di fuggire da qualcosa che è così doloroso per le altre persone. Questa non è la rappresentazione di quello che sono e voglio scusarmi con gli Arison, i miei compagni, i nostri tifosi e tutte le persone che ho ferito nella comunità ebrea. Prometto di migliorare e so che le mie azioni future saranno più potenti del mio uso di questa parola”.

 

 

 

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