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Michael Schumacher “interagisce con ambiente esterno”. Segnali di ripresa

di FIlippo Limoncelli |30 Maggio 2014 13:29

Michael Schumacher (LaPresse)

BERLINO – Sono passati cinque mesi dal 29 dicembre 2013, quando Michael Schumacher si è trovato vittima del gravissimo incidente con gli sci tra le piste Chamois e La Bichesulle, sulle nevi della località francese di Méribel in Alta Savoia. Da lì in poi è stato un calvario.

Schumacher è all’ospedale di Grenoble in coma indotto a distanza di cinque mesi in condizioni stabili. L’ex campione del mondo sembra che provi ad interagire con l’ambiente esterno e, secondo le parole della sua portavoce a El Mundo Deportivo, Sabine Kehm, la speranza non sembra essersi smarrita: “Ha momenti di coscienza, nei quali dimostra di avere capacità di interagire con l’ambiente circostante”.

Secondo alcuni neuroscienziati, Schumacher si sveglierà quasi sicuramente dal coma ma non potrà più essere lo stesso. Anche se ormai sono passati tante settimane da quella tragedia a Mirabel, a causa di un fuoripista, Schumacher non perde l’affetto dei cari e dei suoi tifosi. Molti sono però i pareri contrastanti tra i medici.

C’è chi dice che non si sveglierà più, c’è chi dice che potrà vivere in uno stato vegetativo per molti anni, chi invece dice che più è lungo il coma indotta minori saranno le probabilità di un risveglio. Inutile andar dietro alle previsioni o alle opinioni di gente esterna alla vicenda, l’unica che può davvero dire al mondo quali sono le condizioni del campione tedesco è la sua portavoce perché, come se non bastassero i cinque lunghi mesi di coma, sono state fatte ipotesi sull’inadeguatezza del primo soccorso da parte dei paramedici arrivati ​​sul luogo della caduta.

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