Milan, Barbara Berlusconi: “Il ritorno di mio padre? Darebbe uno slancio”

ROMA – Un calcio del futuro che sia piu' ''emozionante'', che trasmetta ''adrenalina positiva'', senza che le societa', Milan in testa, si sottraggano alle sfide del momento, come il fair play finanziario. Cosi', in una lunga intervista a Repubblica, Barbara Berlusconi, figlia del patron Silvio Berlusconi e membro del cda del club rossonero, parla del rinnovato mercato del calcio e di come vorrebbe il 'suo' Milan, al quale – dice – un ritorno di suo padre da presidente darebbe ''un nuovo slancio''.

Barbara Berlusconi spiega in primis di essersi tenuta ''volutamente'' fuori dalla decisione di bloccare la cessione di Alexandre Pato, suo fidanzato, al Psg. ''Trovo sminuente verso i vertici del club ipotizzare che una scelta strategica cosi' importante sia stata condizionata da interessi privati''.

In questo periodo, spiega, i suoi fratelli, ''Marina in particolare'', le sono molto vicini. Mentre con Galliani non c'e' nessun contrasto: ''E' vicepresidente e amministratore delegato – precisa -. Sono ventisei anni che lavora al Milan e ho il grande privilegio di poterlo affiancare. Inoltre abbiamo eta', competenze, prospettive e ruoli cosi' diversi che mi sembra impossibile pensare a uno scontro''.

Il Milan? ''Chi pensa ancora che sia un giocattolo di lusso non comprende come il calcio sia cambiato e come si sia sviluppato. Questo sport e' diventato anche business''. La sfida del fair play finanziario, prosegue, ''obbliga a una gestione totalmente diversa'' delle proprieta'.

''Inutile dire – aggiunge – se sia giusto o sbagliato. L'obiettivo e' che i club programmino le loro attivita' rimanendo nei limiti dei propri introiti con una gestione responsabile''. La risposta e' quindi quella di ''attrezzarsi''.

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