Milan, reazione d’orgoglio sul calciomercato: si cerca “doppietta” Ibrahimovic-Todibo

Milan, reazione d'orgoglio sul calciomercato: si cerca "doppietta" Ibrahimovic-Todibo
Zlatan Ibrahimovic ai tempi del Milan (foto Ansa)

BERGAMO- La batosta di Bergamo fa ancora male. Per questo motivo il Milan non può esimersi da un calciomercato da protagonista. La squadra è debole, va rinforzata a tutti i costi. I rossoneri non possono affrontare un intero girone di ritorno con questi effettivi altrimenti si rischiano altre umiliazioni come quella di Bergamo.

Per questo motivo Maldini e Boban stanno facendo di tutto per piazzare la “doppietta” Zlatan Ibrahimovic – Jean-Clair Todibo. Un centravanti e un difensore per rinforzare due zone del campo dove i rossoneri fanno veramente fatica. Davanti si segna pochissimo, dietro si subiscono reti in quantità industriale. 

Prima della batosta di Bergamo, Maldini aveva praticamente chiuso all’affare Ibra con le seguenti dichiarazioni: “Ibrahimovic? È sicuramente un’opzione, abbiamo parlato e stiamo continuando a parlare, ma ci sono anche altre opzioni, questo dobbiamo dirlo. Certo è che più si va in là e, magari, più diventa difficile – dice ai microfoni di Sky Sport -, lui ha giocato l’ultima partita il 20 ottobre e per un ragazzo di 38 anni fermarsi per più di due mesi è, comunque, abbastanza tosta, io l’ho provata… Quindi, se pensiamo che per l’eventuale fine stagione sarebbero solo cinque mesi, diventa difficile”.

Ma dopo l’umiliazione di Bergamo, è chiaro che le cose sono cambiate. E non di poco visto che lo stesso Stefano Pioli ha praticamente chiesto pubblicamente l’acquisto di Ibrahimovic ai microfoni di Dazn: “Quando hai una squadra molto giovane è molto complicato stare dentro alle difficoltà rispetto a chi è più esperto – le parole di Pioli – oggi all’inizio del secondo tempo è stato addirittura peggio del primo tempo. Abbiamo provato a reagire ma senza lucidità. La società sa che valutazioni sto facendo e sul mercato vedremo cosa accadrà”.

Sul possibile arrivo di Ibrahimovic spiega: “Sono domande che dovete fare ai dirigenti, ho già espresso il mio pensiero, è un grande campione che alzerebbe la competitività, quella voglia e quella determinazione che poi ti serve in partita. La prestazione di oggi è figlia di una cattiva settimana e la responsabilità è anche mia”.

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