MILANO – Forza Antonio Cassano: questo il messaggio pronunciato in coro dai tifosi di tutta Italia e dagli addetti ai lavori. La regressione dei sintomi e il miglioramento delle condizioni di salute generali che si registrerebbero al momento per il giocatore Antonio Cassano, dopo una prima diagnosi di ictus ischemico, possono rappresentare “un elemento fondamentale che può permette di essere ottimisti e prevedere un decorso positivo e di piena ripresa”.
“Il Corriere dello Sport” riporta un’interessante intervista al neurologo dell’Università Cattolica e direttore della Stroke Unit del Policlinico Gemelli di Roma Vincenzo Di Lazzaro.
“L’ictus ischemico – spiega Di Lazzaro – si verifica quando il sangue non arriva più a una parte del cervello. Per questa ragione, le funzioni afferenti a quella determinata zona cerebrale si possono perdere, come ad esempio la parola o il movimento. Ma la perdita di tali funzioni – precisa l’esperto – può essere transitoria e dunque limitata nel tempo, oppure può perdurare. La causa dell’ictus può essere un trombo oppure un embolo che parte dal cuore e blocca, appunto, l’afflusso del sangue al cervello”.
Fondamentale, sottolinea Di Lazzaro, è anche la “tempestività dell’intervento terapeutico, oggi esistono infatti terapie grazie alle quali è possibile sciogliere il coagulo che si viene a formare e ripristinare così il flusso sanguigno”. Nel caso del giocatore Cassano, afferma il neurologo, “potrebbe essersi trattato di una forma transitoria, dato il regredire dei sintomi in un arco di tempo breve”.
In questo caso, sottolinea lo specialista, “il recupero, anche vista la giovane età, può essere totale, con una piena ripresa, nel caso specifico di Cassano, dell’attività sportiva”. È comunque molto importante, conclude Di Lazzaro, “capire la causa dell’evento ischemico, per poter programmare adeguate terapie preventive”.