Milan, cori a San Siro sul crollo del Ponte Morandi? Toti e Bucci: "Vergogna" Milan, cori a San Siro sul crollo del Ponte Morandi? Toti e Bucci: "Vergogna"

Milan, cori a San Siro sul crollo del Ponte Morandi? Toti e Bucci: “Vergogna”

Milan, cori a San Siro sul crollo del Ponte Morandi? Toti e Bucci: "Vergogna"
Uno spicchio di tifosi del Milan (foto ANSA)

MILANO – “Sentiamo puzza di pesce, avete il ponte crollato”. Sono le parole del coro che un piccolo gruppo di sostenitori del Milan, nel secondo anello di San Siro, avrebbe cantato durante la partita contro la Sampdoria del 6 gennaio. La polemica si è gonfiata sui social network. La società blucerchiata sta cercando conferme sull’accaduto per capire se agire o meno. Ma il caso non è a referto del Giudice Sportivo e nemmeno i tifosi ospiti hanno segnalato i cori sul crollo del Ponte Morandi.

Sul presunto coro, è arrivata la reazione del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “La partita Milan-Sampdoria si doveva fermare per gli squallidi cori fatti da persone che non possono definirsi tifosi ma soltanto idioti. Chiediamo subito un intervento della Lega Serie A. Tutta Italia deve tifare per noi, non contro. È una brutta pagina del calcio che non ci piace e non ci rappresenta. Subito le scuse”. Alle parole di Toti si sono aggiunte quelle del primo cittadino di Genova Marco Bucci: “Espressioni offensive non solo per la comunità genovese ma per l’Italia intera che il 14 agosto 2018 ha vissuto una tragedia piangendo 43 vittime, contando centinaia di famiglie sfollate e mettendo a rischio l’economia di una città proiettata verso il futuro. Un coro che tocca in profondità il dolore di chi quel giorno ha perso figli, fratelli, familiari e amici. Un coro che apre ferite pesanti. Un coro indegno che non rispecchia l’animo con cui milioni di italiani hanno vissuto quel momento. Gli sfottò – aggiunge Bucci – tra curve calcistiche deve rispettare il canone della dignità che, in questo caso, è stato ampiamente superato. Mi auguro che chi di dovere possa prendere le dovute misure per condannare certi atteggiamenti e che episodi di questo tipo non si ripetano mai più”. Fonte: CORRIERE DELLA SERA.

 

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