Inter e Milan coinvolte, anche se da ‘vittime’, nell’inchiesta della Procura di Milano sugli ultras: cosa rischiano a livello sportivo
Diciannove mandati di arresto, decine di perquisizione e un quadro di forte pressioni sui club. L’inchiesta della Procura di Milano mette in evidenza il peggio del mondo ultras di Inter e Milan. Le due società, secondo gli inquirenti, soggetti a forti pressioni da parte del tifo organizzato, sono definite come vittime dai magistrati che hanno condotto l’indagine ed, infatti, al momento non risultano coinvolti in maniera diretta i club, né loro tesserati.
Questo però non esclude la possibilità che si attivi la giustizia sportiva. Anzi, la Procura Federale guidata da Chiné ha già presentato richiesta ai magistrati milanesi per avere gli atti non coperti dal segreto ed ora valuterà l’esistenza di eventuali comportamenti illeciti dei club e dei loro tesserati.
Ma Inter e Milan cosa rischiano dal punto di vista sportivo? La domanda non ha ancora una risposta chiara, anche se in base alle notizie arrivate qualche ipotesi può essere fatta e apre ad un ventaglio di sanzioni che va dalla semplice ammenda alla penalizzazione in classifica, con possibilità di squalifiche e inibizioni per calciatori e dirigenti.
Caso Inter e Milan, le possibili sanzioni
Dall’indagine sono emerse le pressioni cui era soggetta l’Inter e contatti tra alcuni tesserati (sia dei nerazzurri che del Milan) con alcuni esponenti del tifo organizzato.
Rapporti che, codice di giustizia sportiva alla mano, non sarebbero possibili e potrebbero essere sanzionati da parte della Procura Federale. In particolare sono tre gli articoli che potrebbero essere vagliati per valutare l’esistenza di una eventuale condotta illecita: si tratta degli articoli 25, 27 e 4. In particolare i primi due riguardano i rapporti con la tifoseria e la distribuzione dei biglietti e per entrambi la sanzione prevista è un’ammenda. Per l’articolo 4, invece, si parla di lealtà, correttezza e probità, e tra le sanzioni c’è anche la penalizzazione in classifica.
A parlare dei possibili rischi di Inter e Milan è l’avvocato Mattia Grassani al ‘Tg1’: “È un’indagine che non ha precedenti nel mondo del calcio – le sue dichiarazioni –. Si potrebbe arrivare all’ipotesi di penalizzazione di 1 o 3 punti se le società fossero ritenute responsabili. Per i dirigenti, invece, si parla di inibizioni dai 6 ai 12 mesi“. Ma squalifiche potrebbero toccare anche calciatori e allenatori: tutti dipenderà dalle carte che saranno consegnate a Chiné e da cosa emergerà da quei documenti. Inter e Milan, intanto, hanno garantito la piena collaborazione con gli inquirenti e professano tranquillità.