Milan prende Diego Lopez. In Serie A si comprano solo vecchi ma vincenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Agosto 2014 - 08:58 OLTRE 6 MESI FA
"Una difesa a costo zero..."

“Una difesa a costo zero…”

MILANO – Il Milan prende Diego Lopez e Galliani esulta “Il miglior portiere d’Europa” ma, come scrive la Gazzetta dello Sport, l’acquisto dello spagnolo conferma una tendenza del campionato italiano: ormai in Serie A vengono solo “campioni vecchi”.

Vecchi però vincenti, come Rafa Marquez, Evra, Cole e Keita.

La difesa più forte del mondo, scrive Matteo Brega della Gazzetta dello Sport, almeno a titoli vinti, abita in Italia.

86 trofei in 6 Diego Lopez in porta, modulo a 3 che tanto va di moda con Vidic, Marquez e Alex, esterni di spinta e sacrificio come Evra e Cole. In tutto sono arrivati 86 trofei; nello specifico 6 Champions, 25 campionati nazionali, 3 Mondiali per Club, una Coppa America, una Confederations tanto per citare i più prestigiosi. Milan, Juve, Roma, Inter e anche il Verona hanno scelto questa strada. Necessità diverse, investimenti affrontati con logiche differenti. Ma ci troviamo in casa gente nuova che ha vinto ovunque.

Schieramento moderno In porta sistemiamo Diego Lopez, il nuovo titolare del Milan. Ha vinto «solo» 3 titoli da riserva di Iker Casillas, non comunque il portiere del nostro condominio. E, altro tratto comune, sempre con un tecnico italiano: la Liga del 2006-07 con Fabio Capello, la Champions e la Coppa del Re con Carlo Ancelotti. Diego Lopez deve un bel po’ all’Italia e specialmente al mondo Milan. Davanti a lui, nell’ideale super difesa, il messicano Rafa Marquez. Tra coloro che sono arrivati quest’estate, quello con il carrello più pesante. Ha vinto 19 trofei e, record, è stato capitano per 4 edizioni consecutive del Mondiale con il Messico. Un uomo affidabile prima che un vincente. Ai fianchi di Marquez lavorerebbero Vidic e Alex, 32 trofei in due. Il serbo con il Manchester United si è allenato ad alzare trofei con la Stella Rossa prima di conquistare il Mondo e dominare per lunghi tratti in Inghilterra; il brasiliano, a parte una Coppa America con la Seleçao, è uno specialista di trofei interni con 7 campionati e 6 coppe nazionali vinti.

Si viaggia larghi E infine ecco i terzini, chiamiamoli con il loro nome, rivisitati in chiave moderna. Pendoli che trasformano la difesa da 3 a 5: Evra da Marsala ai successi dell’era Ferguson e Cole tra Arsenal e Chelsea. L’importante per questi sei fenomeni della difesa non è portar con sé l’argenteria. Semmai non ricordarsene solo quando la si deve spolverare. Perché la carta d’identità è un dato obiettivo. Arrivano da noi ultratrentenni e tutti a costo zero. Se si vuole leggerla con la durezza della realtà, il calcio italiano li può accogliere per questi motivi. Ma ad agosto il bicchiere sotto l’ombrellone è mezzo pieno.