Milan, Silvio Berlusconi spera in Inzaghi ma sogna Antonio Conte

Milan, Silvio Berlusconi spera in Inzaghi ma sogna Antonio Conte
Antonio Conte nella foto Ansa

ROMA – “Abbiamo speranza che Pippo Inzaghi possa maturare”. Silvio Berlusconi dopo oltre tre mesi torna a parlare di Milan in pubblico, concedendo una manciata di parole che tengono in piedi il suo allenatore ma di certo gli garantiscono una fiducia illimitata. E anzi danno forza alle indiscrezioni per cui è già aperta la corsa alla successione in panchina, con la tentazione di nome Antonio Conte. D’altronde Inzaghi è stato a un passo dall’esonero dopo l’eliminazione dalla coppa Italia, e la sua precarietà è stata svelata da Adriano Galliani quando una settimana fa, vittima inconsapevole di uno scherzo telefonico, ha ammesso che “se non viene fuori una catastrofe biblica andiamo avanti fino a fine stagione, poi vedremo”.

Il contratto fino a giugno 2016 non è una garanzia assoluta. Così come la breve dichiarazione di Berlusconi uscendo dal Quirinale dopo l’insediamento di Sergio Mattarella alla presidenza della repubblica. Il presidente rossonero da tempo non parlava pubblicamente della sua squadra. A metà ottobre in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha dato un 8 in pagella a Inzaghi. Poi, a parte un comunicato del 21 gennaio (“Non vendo il Milan”), si sono registrati solo discorsi alla squadra fra le mura di Milanello, dove di recente (23 gennaio), ha garantito “massima fiducia a tecnico e squadra”. Ma l’uno e l’altro sono entrati in una crisi che non si può dire risolta dopo il 3-1 contro il Parma ultimo in classifica. Inzaghi ha 17 partite per raddrizzare il campionato, dimostrare di essere ‘maturo’ e allontanare le ombre di Vincenzo Montella, impegnato con la Fiorentina, e di Conte.

Il ct, dopo i primi mesi azzurri di luna di miele, non ha nascosto la sua insofferenza agli ostacoli posti sul suo lavoro, in primo luogo dai club e dalla mancanza di considerazione per il ruolo della nazionale: ultima puntata, la rinuncia allo stage per il no di alcune società. Basta questo a rovinare il rapporto Conte-azzurro? Al momento, e’ sufficiente ad alimentare sogni e tentazioni rossonere. Berlusconi aveva già pensato all’ex allenatore della Juventus prima di puntare su Inzaghi, e ora avrebbe messo da parte il dogma del ‘Milan ai milanisti’ e la voglia di scommettere su allenatori esordienti. Intanto Galliani oggi a Milanello ha pranzato con Inzaghi e il suo vice, Mauro Tassotti (candidato a traghettare la squadra fino a maggio in caso di ‘catastrofe biblica’).

Ora l’obiettivo è massimizzare Mattia Destro (squalificato sabato contro la Juventus) e gli altri rinforzi di una rosa (salita a 31 giocatori) che in estate andrà sfoltita.

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